Vannacci in libreria con “Il coraggio vince”. Il generale si prepara alle Europee?

Dopo il grandissimo successo del suo primo libro – ‘Il mondo al contrario” – il generale Roberto Vannacci ci riprova con “Il coraggio vince”, il suo secondo libro che uscirà a marzo, in piena corsa per le Europee, anche se il generale non ha ancora sciolto le riserve, Matteo Salvini mantiene calda la candidatura del generale di una sua candidatura nella Lega.

Ne Pd lo spettro ingombrante del generale si palesa sotto forma di lapsus, con il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che cita il “commissario Vannacci”, al posto di Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo Osaka 2025. Tra le risate di Giorgia Meloni, presente allo stesso evento.

Dopo ‘Il mondo al contrario” dello scorso anno, boom editoriale da oltre 200mila copie, ecco dunque Vannacci alle prese con la sua seconda fatica letteraria, la sua autobiografia questa volta, lunga 279 pagine. A pubblicarla è Piemme (gruppo Mondadori). Il coraggio seguito da un verbo che può essere letto anche come un auspicio elettorale.

Arriva l'autobiografia di Vannacci 'Il coraggio vince'In copertina campeggia il volto sorridente dell’ufficiale, con divisa e basco amaranto da paracadutista. “Vita e valori di un generale incursore”, recita il sottotitolo.

“Un volume molto personale, che accompagna il lettore alla scoperta di un uomo che ha scelto di essere incursore in ogni momento della vita. Sempre in prima linea, protagonista di scelte imprevedibili e non convenzionali, capace di realizzare l’impossibile”, anticipa Piemme.

Di certo il tempo non è mancato a Vannacci per dedicarsi al libro. Da agosto, infatti, quando è stato avvicendato dal suo ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare dopo le polemiche seguite alla pubblicazione de “Il mondo al contrario”, è rimasto per alcuni mesi a disposizione senza incarico. A fine novembre la nuova nomina, capo di Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri. Ma a Palazzo Esercito – a pochi metri dall’ufficio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in estate aveva definito “farneticazioni” le sue posizioni – il generale si è visto ben poco. Tanti finora i giorni di licenza chiesti ed accordati “per motivi personali”.

Nel frattempo ha continuato a girare l’Italia per presentare il suo bestseller. Per nulla intimorito dall’inchiesta formale avviata dai suoi superiori allo scopo di accertare eventuali infrazioni disciplinari in relazione ai contenuti del libro. Ha nominato un legale di fiducia nel procedimento che prevede la produzione di una memoria difensiva, mentre si è anche iscritto ad un sindacato, S.I.A.M.O. Esercito, per un’ulteriore tutela.

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