Una torta da 300milairdi di euro che fa gola a tutti.

di Redazione. Tutti pronti a salire sul ‘carro del vincitore’, anche se fino a questo momento Mario Draghi, che ancora deve accettare l’incarico conferitogli dal Presidente della Repubblica di formare il nuovo governo, ha vinto in solitaria solo la prima tappa, quella della corsa a Palazzo Chigi.

Una tappa senza rivali, visto e considerato che tutti quanti si sono ritirati a metà legislatura, gettando la spugna per manifesta incapacità a governare. Insomma, più mezze tacche che parlamentari in grado di portare a compimento la legislatura con un governo politico in grado di evitare la catastrofe nazionale.

Ed ecco allora che non appena il Presidente della Repubblica ha chiamato al Quirinale il ‘salvatore della patria’ tutti si sono fatti trovare pronti a prendere posto intorno al banchetto dove troneggia la torta da 300miliardi di euro messa a disposizione dall’Europa: una montagna di soldi che fa gola a tutti e che vede tutti quanti, o quasi, mettersi intorno al tavolo per accaparrarsene una fetta. 

E fin qui è la luna di miele con l’ex Bce.

I dolori di pancia, inizieranno, quando finita la torta, bisognerà mettere nero su bianco chi, come e quando dovrà restituire all’Europa tutti quei soldi di debito nuovo e pregresso.

I dolori inizieranno quando, in un modo o nell’altro, il governo dovrà rimettere le mani nelle tasche degli italiani, perchè tutti quei soldi andranno restituiti!

L’unica speranza è quella che, almeno stavolta, a pagare non siano sempre i “soliti fessi”, ovvero i pensionati e i lavoratori dipendenti.

Purtroppo, anche se la speranza è l’ultima a morire, quando il costituendo governo di salvezza nazionale avrà definito il Recovery plan e messo in sicurezza il paese dalla pandemia, avrà portato a termine il suo compito e a Palazzo Chigi non ci sarà più Mario Draghi, garanzia di equilibrio, serietà, capacità e competenza per tutti gli italiani.

Super Mario, infatti, con ottime probabilità, da qui ad un anno traslocherà al Quirinale. E in un solo anno è impossibile, anche per uno come lui, riformare un paese che è tutto da ricostruire.

Questo è un compito che spetterà al prossimo parlamento allorquando si andrà ad elezioni, presumibilmente nella primavera dell’anno prossimo.

Un governo che, di qualsiasi colore politico esso sia, dovrà varare non solo le riforme strutturali, ma soprattutto dovrà fare il lavoro sporco: mettere le mani nelle tasche degli italiani per ripagare i buffi sin ad allora accumulati!

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6 Responses

  1. Valeria-To ha detto:

    Quanto riportato da Gaspare -TO pone un problema ma a TORINO le opposizioni in comune cosa fanno?

  2. Gaspare-Torino ha detto:

    Non sono bastate le promesse dell’assessore Sergio Rolando e della sindaca Chiara Appendino. Non è bastato il lavoro di questi mesi per evitare che la Corte dei Conti bocciasse il Bilancio del Comune di Torino.
    E oggi c’era anche il presidente della Corte Angelo Buscema, che, da quando si è insediato circa un anno fa, gira l’Italia per assiste alle varie sedute, quando è stato ufficializzato che le criticità continuano ad esserci.
    Le spine nel fianco di Appendino sono le solite: il troppo debito, l’eccessivo ricorso da parte dell’amministrazione delle anticipazioni di cassa e di gestione dei residui attivi e passivi. Punti, come detto, già evidenziati dalla Corte nelle precedenti sedute.
    Come se non bastasse anche la spesa corrente nell’ultimo anno è salita, quando invece si pensava che incominciasse a scendere.
    Sono presenti dei miglioramenti. Ad esempio il debito è sceso di cento milioni e il ricorso agli anticipi dagli istituti bancari (per le spese) che nel 2018 equivale a 249 milioni, mentre erano 254 milioni nel 2017.
    Ma non sono grosse scosse queste, come afferma la Corte, che ha storto il naso anche sul fatto che i soldi chiesti in prestito sono meno solo perché l’amministrazione ritarda i pagamenti delle fatture ai fornitori. Promesse mancate: per quanto riguarda la vendita delle quote Iren i 61 milioni frutto dell’operazione sono stati utilizzati per la spesa corrente e non per rimborsare i mutui a Gtt e Infrato, come invece aveva assicurato di fare Rolando e Appendino.
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    «Il Comune ha fatto e inviato alla Corte un piano di recupero con obiettivi ambiziosi – hanno evidenziato i magistrati – finora il piano è sempre stato seguito, nel 2017 la spesa corrente scende, ma nelle versione provvisoria del rendiconto 2018 ci sono obiettivi a cui ci si è avvicinati ma non sono stati raggiunti e questi andranno esaminati quando arriverà il documento definitivo».
    «L’aumento della spesa corrente che non può diventare un abbandono del trend che è stato virtuosamente seguito fino ad ora», aggiungono.
    «Abbiamo avuto – spiega Chiara Appenndino – 25 milioni di Gtt, 10 milioni di personale perché è stato rivisto il contratto dei dipendenti, i 5 milioni di Ream che sono caduti nel 2018: il totale è di circa 40 milioni di spese non ricorrenti. C’è stata una ricaduta tutta sul 2018, tra l’altro in corso d’anno, quindi è stato difficile recuperarla».
    «Siamo soddisfatti perché sui temi più critici come le anticipazioni di tesoreria stiamo migliorando, così come sulle riscossioni. Stiamo mano mano riducendo la spesa corrente. Al netto di questi elementi straordinari – ha proseguito Appendino – è chiaro che il percorso è lungo, perché la rigidità della spesa che deriva dall’indebitamento 1995-2010 e la spesa del personale incidono su circa il 52% delle nostre entrate. Intervenire è complicato, bisogna farlo in modo graduale».

  3. Giusy BO ha detto:

    Adesso tutti con Draghi, ma passata la luna di miele ricomincerà il tiro al piccione!

  4. MSI ha detto:

    L’unica a non sedersi intorno al tavolo di 300 miliardi di Euro è Giorgia Meloni che scommette sul governo Draghi, al contrario, ovvero pensa che fallirà, e che lei sarà l’unica a potere affermare: “VE LO AVEVO DETTO!” Ma è una scommessa molto, molto coraggiosa. Se Draghi avrà successo, Giorgia pagherà un duro prezzo in termini di consenso, ma se malauguratamente ci dovesse azzeccare salirà al settimo cielo!

  5. Elena Sofia ha detto:

    Mai con la Lega
    Mai con i 5Stelle
    Mai col PD
    Mai con i Fascisti
    Mai con i Comunisti
    Mai con Berlusconi
    ….MAI DIRE MAI!

  6. Giacomo-TO ha detto:

    Scoperta variante leghista che muta a seconda del premier incaricato: Adesso i leghisti in appena 24H sono diventati… EUROPEISTI!

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