Un “Navigator” ad ogni richiedente reddito di cittadinanza, per non perdersi nel mare (!?) delle offerte di lavoro.

di Redazione. Il Reddito di cittadinanza è il primo punto del programma di governo dei 5stelle. Un punto sul quale il Movimento è nato, ma sul quale rischia anche di… finire!

Infatti, al netto delle chiacchiere da bar e da talk show, non si sa ancora se il reddito di cittadinanza si farà oppure no.
Quante persone riguarderà?
Chi e come lo erogherà?
Chi controllerà l’effettiva indigenza degli aventi diritto e se ‘qualcuno’ di questi lavora nel sommerso?
Quando e, soprattutto, Quanti soldi spetterebbero pro-capite?
Di Maio come sempre, dice e non dice, ripetendo a pappagallo lo stesso mantra: 5 milioni di poveri, 780 euro, la povertà sarà sconfitta per sempre, finalmente l’Italia uscirà dal tunnel, ecc, ecc.
Tralasciando il fatto che con i soldi stanziati in finanziaria o si danno 780 euro soltanto a qualche migliaia di aventi diritto, oppure soltanto pochi spiccioli a tutti i 5milioni e mezzo di presunti poveri e disoccupati.
Comunque fin qui è storia vecchia, quella della coperta troppo corta.
Ma colpo di scena, Di Maio tira fuori dal cilindro un’altra delle sue magie: ogni richiedente reddito verrà seguito da vicino da un “Navigator”.
Un Navigator!? Ma che roba è? Sarebbe una sorta di ‘badante’ per poveri, un ‘tutor’ per disoccupati e indigenti in lista d’attesa per il reddito di cittadinanza. Una figura professionale che ancora non esiste, tutta da ‘formare’ e da ‘assumere’, metà uomo e metà app, che dovrebbe orientare, guidare e assistere l’aspirante lavoratore nel mare di offerte di lavoro (!?) nel quale altrimenti, lasciato solo, rischierebbe di perdersi.
Ricapitolando. Per concedere il reddito di cittadinanza con un sistema ultra assistenzialista che rischia di dissanguare le già anemiche casse dello Stato e di far lievitare le tasse a carico della gente per bene di questo paese, occorre mettere in piedi prima i Centri per l’impiego, che laddove esistono non hanno nemmeno la connessione internet, oltre poi alle infrastrutture, ai materiali, alle procedure informatiche, ecc, ecc, bisognerà soprattutto ‘formare’ e ‘assumere’ migliaia di impiegati e… adesso pure i “Navigator”!
In definitiva, per dare uno stipendio (senza lavoro) a 5 milioni di italiani, Di Maio propone di assumere altrettante persone che formino i sopracitati disoccupati per trovare un impiego. Il cane che si morde la coda: per distribuire i soldi del reddito di cittadinanza, serve una montagna di soldi atti a mettere insieme una struttura adeguata e a pagare il personale che gestisca questi giganteschi rubinetti di danaro pubblico.
Ma almeno così povertà e disoccupazione sarebbero risolte una volta per tutte. Geniale.

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