Sul Covid sì alla prudenza, no al terrore.

di Matteo Renzi. Buongiorno.
EUROPA. EPPUR SI MUOVE.
Importante accordo in via di definizione a Bruxelles.
Non è ciò che speravamo ma è un buon passo in avanti.
L’Italia avrà più risorse ma dovrà gestire un progetto di riforme serie. Per capirsi: più Jobs Act, meno Quota 100.
Gli olandesi, o chi per loro – tuttavia – non potranno avere diritto di veto, cosa che sarebbe stata folle.
Occorre la maggioranza qualificata, nessuno può avere il diritto di veto.
Adesso la sfida è a casa nostra: spendere bene i soldi che abbiamo già stanziato, quelli che stiamo stanziando, quelli che arriveranno dall’Europa.
Nessun Governo ha mai avuto tanti soldi da spendere tutti insieme.
E a breve, ovviamente, arriveranno anche i miliardi del MES.
Cerchiamo di farlo puntando al lavoro e non all’assistenzialismo, alle infrastrutture più che ai sussidi.
COVID: SÌ PRUDENZA, NO TERRORE.
Leggo molti allarmi di assessori regionali e presunti esperti della materia sui pericoli legati al Coronavirus.
Come è noto, sono stato tra i primi a chiedere una zona rossa europea e non ho video o aperitivi da farmi perdonare.
Dunque ho le carte in regola per dire che dobbiamo affrontare la realtà, non il terrore.
In Italia, ci sono meno di 50 persone in terapia intensiva per il Covid.
Il virus circola ancora, ma la sua capacità di far male è molto indebolita rispetto a quattro mesi fa.
Sul vaccino, ci sono almeno tre quattro gruppi di ricerca che sono ormai pronti, a cominciare dai ragazzi di Pomezia guidati da Di Lorenzo, ma dobbiamo aspettare test e sperimentazioni.
Sulla cura, stanno correndo in tanti a cominciare dal gruppo senese di Rappuoli.
Essere prudenti va bene, è giusto, è doveroso. Vivere nel terrore no.
Per questo noi pensiamo che lo stato d’emergenza riguardi l’occupazione, non la sanità.
E che non servano le interviste terrorizzanti che presunti esperti stanno facendo sull’argomento.
Il virus circola ancora, fa meno danno, bisogna essere prudenti ma bisogna anche vivere.
Altrimenti nessuno morirà di Covid, ma molti moriranno di fame.
Tre pensierini della sera.
1. In Puglia, un bambino è stato abbandonato dai genitori in una culla termica di una parrocchia. Abbandonare un bimbo deve essere drammatico, ma lasciarlo in buone mani significa garantirgli una vita. Il piccolo Luigi vivrà e questa è la notizia più bella. Sull’istituzione delle culle c’era stata molta polemica, che ben ricordo perché anche a Firenze la mia amministrazione sostenne il progetto. Ma un bambino che viene salvato vale più di mille polemiche ideologiche. È la vita che non si ferma. Bellissimo.
2. Aurora Ramazzotti, figlia del cantante Eros e di Michelle Hunziker, ha pubblicato questo post. Ci vuole grande coraggio per apparire come si è – senza nascondere piccoli difetti che tali in realtà non sono – nella società dell’immagine e delle polemiche. Penso che dovremmo tutti essere grati a questa ragazza per il coraggio che ha mostrato e che mostra. Giù il cappello.
3. Polemica contro il direttore degli Uffizi per aver ospitato Chiara Ferragni. Chi le fa non si rende conto che stiamo parlando di una icona della comunicazione social, di un potente brand mondiale, di una risorsa incredibile per avvicinare i giovani all’arte e alla cultura. Se la comunicazione della Ferragni raggiungerà i sedicenni invitandoli a studiare l’arte o a emozionarsi davanti alla bellezza del Rinascimento e non solo del fashion, sarà un successo straordinario, di cui potremo solo ringraziare lei e il direttore degli Uffizi. Sbaglio? Scrivetemi, ditemi cosa ne pensate, a questo indirizzo: matteo@matteorenzi.it.
A proposito di ragazzi. Qui la pagina con il form per iscriversi a Castrocaro 2020. Aspettiamo 250 ragazzi nati fra il 1990 e il 2004, per vivere insieme un momento di formazione politica, tra il 26 e il 28 agosto. La formazione e l’educazione alla cosa pubblica rimangono per me elementi decisivi, che non mi stancherò mai di evidenziare come fondamentali per Italia Viva e per me personalmente.
A proposito di Italia Viva. Siamo pronti per le regionali:
• IN LIGURIA, il Partito Democratico ha scelto di stare insieme ai Cinque Stelle candidando un giornalista del “Fatto Quotidiano” che ha insultato tutta la classe dirigente del Pd ligure e nazionale per anni. Quella coalizione è una resa incondizionata dei riformisti liguri e italiani al populismo giustizialista. Noi andremo da soli. Come faremo in Puglia, dove il populismo viene rappresentato dalla leadership di Michele Emiliano. E dove Ivan Scalfarotto ha iniziato una battaglia difficile ma coraggiosa. E doverosa.
• Chi vuol dare una mano a Italia Viva, può sostenerci attraverso questo link, ricordando che anche piccole donazioni di 5 o 10 euro possono fare la differenza, e indicando il codice C46, nel momento in cui si compila la propria dichiarazione dei redditi.
• Chi vuole contribuire per la scuola di formazione di Castrocaro, può utilizzare questo link.
Oggi, per “La mossa del cavallo” – qui il link Amazon e qui il link IBS per acquistare una copia autografata – siamo a Trento, Garda e Castenedolo (Brescia).
Domani, visiterò alcune aziende di Brescia, per dare un segnale di vicinanza a un territorio che ha sofferto molto, ma che vuole ripartire.
Intanto, un sorriso e buona settimana,

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