Serie A. Incredibile ma falso.

di Alberto Sigona. Anche in questo inizio di Campionato l’autunno si conferma la stagione dell’incertezza e dell’imprevedibilità. Ma spesso la vera protagonista si rivela la “signora” dissimulazione.

La prima fase del Campionato generalmente spalanca le porte all’incertezza ed all’imprevedibilità, strizzando l’occhio a novità e sorprese più o meno gradite ed a raggiri d’ogni genere, con l’incogitàbile a farla da padrone. In questo periodo “introduttivo” sovente i valori reali risultano alterati, persino falsificati, celati dietro una mole fraudolenta di apparenze, di finzioni e di costumi mimetici volti a trarre in inganno, coi mistificatori che trovano spesso la via del tranello spianata per bene. Così può capitare d’imbatterci in un principe camuffato da cencioso o in un plebeo truccato sapientemente da patrizio… O che determinati indizi vengano travisati, equivocati o trasferiti su terreni su cui non si possono edificare congetture indicative. Ma può anche capitare che le bizzarre prolusioni d’avvio di torneo risultino veritiere, riconducibili a primi segnali di autentiche innovazioni, di stravolgimenti che da lì a pochi mesi diversificheranno la stagione, magari contrassegnandola a fuoco. In questo periodo, che, visto il clima, potremmo chiamare tardo-estivo, l’unica certezza è… l’incertezza. Si potranno fare previsioni, si potrà presumere, desumere, immaginare, ma mai profetizzare o sentenziare seriamente, a meno che non si voglia correre il rischio tangibile di scivolare oltre il guardrail del ridicolo.

SOGNO O SON LESTO?

È proprio nella stagione dell’uva che le tante ipotesi suggestive e le svariate predizioni strampalate si ritrovano a dimorare fianco a fianco con i pochi presagi attendibili e le rare verità inconfutabili. Sicuramente dopo poche giornate è a dir poco arduo riuscire a misurare con efficacia la prestanza di un team, capirne il valore effettivo, la vera identità e comprendere sin dove si potrà spingere. Tutto è ancora oscillante, in fase di accomodamento, suscettibile di mutazioni più o meno marcate, col bianco che potrà tendere al nero o viceversa, con l’incredibile che rischia seriamente di tramutarsi in falso. Ciò accade perché alcune squadre, in genere, faticano inizialmente a stabilizzare il proprio status, e, di contro, molte altre, possibilmente le meno accreditate (della vigilia) a soggiornare nella dimora dell’aristocrazia, riescono a volte – avvalendosi dell’entusiasmo, quello che sovente caratterizza le provinciali ad inizio torneo, permettendole temporaneamente d’accorciare in maniera evidente i limiti tecnici nei confronti delle big – a partire molto più spedite delle avversarie, per una maggior velocità che le consente d’innalzare il castello (di cartapesta) dei sogni proibiti.

ASPETTANDO LA VERITA’.

Il campionato in corso sta mostrandosi molto incline ad assecondare le argomentazioni di cui sopra. Vi è, infatti, il Napoli campione in carica che un giorno veste l’armatura di un terrificante guerriero ed il mattino dopo lo ritrovi vestito di stracci a chiedere umilmente la questua calandosi adagio e senza disagio in ruoli completamente disgiunti. La domanda sorge da sé: chi è il vero Napoli? L’uno o l’altro? E che dire del Milan? Il Diavolo prima esce vilipeso e con le corna spuntate dal derby con l’Inter e dopo poche settimane eccolo a condurre il reggimento della massima categoria, interpretando alla perfezione la parte di favorito per il Titolo. Sarà Scudetto? Chissà chi lo sa…Ad onorare l’arte della dissimulazione probabilmente ci sta pensando anche la Fiorentina, che si atteggia senza indugi a candidata per sedersi sulle vette auree della Serie A. E tutti a chiedersi: il 3° posto rispecchia le vere ambizioni viola o si tratta del classico piazzamento transitorio ed illusorio d’inizio stagione destinato presto a confluire nel dimenticatoio, impinguando l’albo storico delle liete rivelazioni effimere? La risposta vive nel grembo del tempo. Sarà esso, prima o poi, a sconfessare le eventuali esteriorità contraffatte od a confermare cotanta grazia. Sarà esso, prima o poi, ad adombrare gli abbagli ed a smascherare le illusioni, partorendo la verità, la quale, coadiuvata dalla levatrice della sincerità, verrà a reclamare il suo posto d’onore nella dimora della realtà. E tutti, volenti o nolenti, non potranno sfuggirle, anzi dovranno chinarsi diligentemente al suo regale cospetto.

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