S.O.S. Pensionandi. Incentivo al posticipo di ‘Quota 103’!

di CONF.I.A.L. Concorsi pubblici deserti, vincitori di concorso che rinunciano…
I fattori sono molteplici, non di meno gli ultimi CCNL del Comparto Funzioni Centrali che hanno omogeneizzato mansioni, ridimensionato carriere e trattamento economico generale dei dipendenti.
In questa emergenza, negli uffici pubblici, tra spaventosi vuoti di organici e carichi di lavoro triplicati, si consumano le carriere professionali dei funzionari pubblici e delle loro professionalità. Avvolti in fumose famiglie eterogenee destinatarie di mansioni equivalenti ed il totem delle “elevate professionalità” tutto ancora da definire e inattuabile alle attuali condizioni.

In questo caos complessivo l’aiuto potrebbe arrivare dai pensionandi anche nella pubblica amministrazione.

Il Governo ha introdotto una nuova forma di incentivazione rivolta a coloro che potrebbero utilizzare quota 103. Ciò è quanto prevede l’art. 1, comma 286, della legge n. 197/2022 e il decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze del 21 marzo 2023.
La possibilità riguarda unicamente i dipendenti che hanno raggiunto, o che raggiungeranno, entro il 31 dicembre 2023, i requisiti per la pensione anticipata flessibile, cosiddetta “Quota 103”.
E cioè al compimento di 62 anni di età, unitamente a 41 anni di contributi, sempre rammentando che per i pubblici dipendenti la prima decorrenza utile è quella del 1° agosto 2023.
Com’è noto “Quota 103” è preclusa al personale appartenente a Forze armate, Forze di Polizia, Polizia penitenziaria, personale operativo del CNVF e personale della Guardia di Finanza.

L’incentivo consiste, a condizione di rinunciare alla pensione anticipata con quota 103, nella possibilità di rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi a proprio carico e con la medesima decorrenza vedersi corrispondere la stessa somma in busta paga.
Il dipendente che ha effettuato tale scelta quindi percepirà in busta paga, fino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, una maggiorazione dello stipendio corrispondente all’importo dei contributi a proprio carico (es. Funzionario in media circa € 260,00 lorde).
Le somme corrisposte a tale titolo si sommeranno agli altri redditi e saranno soggette a tassazione.
Tale opzione può essere esercitata una sola volta e può essere revocata in qualunque momento.
La norma stabilisce, altresì, che il dipendente che intenda avvalersi dell’incentivo al posticipo deve darne comunicazione all’INPS, che provvederà entro 30 gg a certificare al lavoratore e all’Amministrazione.

Vedremo come la misura sarà accolta dai lavoratori pubblici, in un settore afflitto da stipendi inadeguati e logorati dall’inflazione.
Da riflettere altresì se simili iniziative vadano nel verso di una “nuova” e più “efficiente” Pubblica Amministrazione, mentre già cominciano a sollevarsi riserve su altri aspetti contrattuali.

In attesa della circolare operativa INPS, i servizi di Patronato CONFIAL sono a disposizione dei colleghi per accompagnarli anche in questa nuova procedura.

CONF.I.A.L. – FUNZIONI CENTRALI
Via Angelo Bargoni n.78 – 00153 ROMA Via Angelo Bargoni n.78 – 00153 ROMA
Email: info@confial.it – Pec: confial@legalmail.it Email: funzionicentrali@confial.it
Tel: (+39) 06 83 083 506 Tel: (+39) 06 83 083 506
www.confial.it

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *