La storia dei Campionati del Mondo di Atletica Leggera.

di Alberto Sigona. Fra qualche giorno a Budapest (Ung) si svolgeranno i diciannovesimi Campionati del Mondo di Atletica leggera. In vista di uno dei massimi appuntamenti sportivi dell’anno, ripercorriamo, attraverso alcune domande, la storia della manifestazione ideata nel 1983.

I MONDIALI DI ATLETICA, DOMANDE DI STORIA.

Chi è l’atleta più vincente di sempre?

Il celeberrimo velocista giamaicano Usain Bolt è colui che in ambito maschile può vantare il maggior numero di medaglie d’Oro, ben 11, conquistate tra il 2009 ed il 2015. Le sue vittorie risultano così suddivise: 3 nei 100 metri, 4 nei 200 metri (un record in una singola specialità per la velocità) e 4 nelle staffette 4×100. Suo è anche il primato di Ori individuali, 7. In ambito femminile il record è detenuto dalla statunitense Allyson Felix, 14 trionfi complessivi (fra 200 metri, 400 metri e staffette), di cui 4 individuali. Escludendo le gare a squadre comanda con 6 Titoli la sprinter giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce, ancora in attività.

Durante i Mondiali sono stati infranti diversi primati. Qual è stato il più significativo?

Non è facile scegliere, tuttavia il primo che mi viene in mente è quello stabilito proprio da Bolt nel 2009 (a Berlino), quando nei 200 metri fermò il cronometro ad un fantascientifico 19”19, migliorando di ben 11 centesimi il precedente record da lui stesso stabilito un anno prima durante i Giochi di Pechino. Un record che dura tuttora e che verosimilmente durerà ancora per parecchi anni.

Fra le vittorie più belle, a parte quella di Bolt, quale vorresti ricordare?

Potrei citare tutti i 7 Titoli individuali di Bolt, ma rischierei di essere noioso, perciò vorrei optare per il trionfo dello statunitense Mike Powell riportato nel 1991, nel Santo in Lungo. In quell’occasione Powell – nel corso di una gara combattutissima e di altissimo livello, in cui gareggiava un certo Carl Lewis, un dio dello sport (poi Argento) – stabilì il nuovo record del Mondo con la misura di 8,95, cancellando uno dei record più longevi, incredibili ed iconici di ogni epoca, ovvero quello registrato dal connazionale Bob Beamon nei lontani Giochi Olimpici di Città del Messico 1968 (8,90). Pensate, a distanza di 32 anni, 8,95 è tuttora primato mondiale!

Poc’anzi abbiamo citato Carl Lewis. Chi sono state le stelle più luminose della storia dei Mondiali?

Beh, ovviamente per citarli tutti ci vorrebbe un libro a parte, perciò mi limito ad accludere nel firmamento i magnifici 7. Di Bolt abbiamo già trattato (i suoi successi ed i suoi tempi sono ormai nella leggenda dello sport). Poi ovviamente merita una citazione a caratteri cubitali Sergej Bubka. L’astista ucraino – autore in carriere di misure eccezionali – fra il 1983 ed il 1997 fu capace di vincere addirittura 6 Ori consecutivi, un record che in una singola specialità non è mai più riuscito a nessuno, anche se attualmente c’è il martellista polacco P. Fajdek (5 Ori) che potrebbe eguagliarlo molto presto…Naturalmente una poltrona dorata sul seggio dei giganti spetta di diritto a Michael Johnson, che fra i 200 e i 400 metri ha riscritto la storia della velocità prolungata (6 Ori individuali e tanto altro negli Anni 90). Un posto nella galleria della magnificenza assoluta è da riservare al discobolo tedesco L. Riedel, 5 vittorie tra il ’91 ed il 2001. Fra gli iridati c’è spazio anche per Mo Farah. Britannico di origini somale, riusciva ad eccellere sia nei 5000 che nei 10000. In carriera, negli Anni Duemiladieci si fregiò di ben 6 Ori, equamente divisi fra le due distanze. Lo si può ritenere fra i più grandi mezzofondisti all time nonchè fra i più grandi atleti dell’Europa occidentale d’ogni epoca. E per concludere non possiamo dimenticarci del già citato C. Lewis, 8 Ori (compresi 3 a squadre) fra 100, 200 e Lungo, uno degli atleti più poliedrici di tutti i tempi, considerato da molti esperti il più grande in assoluto.

Parliamo un po’ di casa nostra. Chi sono stati i fari più luminosi dell’Italia?

Il primo che vorrei citare è Alberto Cova, Oro storico nei 10.000 nella prima edizione di Helsinki ’83. Poi arriviamo al marciatore M. Damilano (2 Ori) ed alla lunghista Fiona May (2 Ori). Ma probabilmente le vittorie più emozionanti e prestigiose, perché ottenute in specialità molto competitive e generalmente poco generose nei nostri confronti, recano la firma di Fabrizio Mori, bellissimo Oro nei 400 hs a Siviglia 1999, e di Giuseppe Gibilisco, 1° a Parigi 2003 nel Salto con l’Asta.

Quali sono le Nazioni storicamente più forti?

Qui la risposta è facile e la si può dedurre guardando il medagliere. Al 1° posto, saldamente in testa, troviamo gli USA con 183 Ori. Seguono a debita distanza Kenya 62, Russia 42, Germania 39, Giamaica 37, Etiopia 33, Regno Unito 31, URSS 23, Cina e Cuba 22, DDR 21, Polonia 20. Da notare che i paesi africani svettano quasi unicamente nelle gare di mezzofondo e di fondo, la Giamaica prevale quasi esclusivamente nelle gare veloci (i 100 m. ed i 200 m. in primis), mentre Germania e Polonia prediligono nettamente i concorsi ed i salti. La Nazione più versatile è ovviamente quella a..stelle e strisce.

Gli atleti europei in genere faticano ad emergere nelle gare di corsa. Fra i pochi trionfi del vecchio continente, qual è stato il più significativo?

È piuttosto recente e riguarda il norvegese J. Ingebrigtsen (già Oro olimpico nei 1500 metri) ad Eugene 2022. Un bianco non si guadagnava il gradino più alto del podio nei 5000 metri addirittura dal 1983, quando vinse l’irlandese E. Coghlan. Proprio la Norvegia rappresenta una delle rarissime eccezioni in un pianeta, quello delle gare in pista, decisamente…nero. Basti pensare che fra i maschi sinora nessun bianco ha mai vinto i 100 metri (gara in cui quasi sempre noi europei fatichiamo persino ad arrivare in finale), e per quanto concerne il mezzofondo prolungato (5000 e 10000), a parte Coghlan, l’altro europeo autoctono a primeggiare è stato proprio il nostro Cova! Ma ovviamente stiamo parlando di un’altra epoca…

Tornando agli atleti, chi sono stati, fra gli uomini, coloro che in una singola specialità sono riusciti a vincere più di 3 Ori?

Con 4 successi troviamo U. Bolt (200 metri), M. Johnson (400 metri), El Guerrouj (1500 metri), H. Gebrselassie e K. Bekele (10000 m.), A. Johnson (110 hs), E. Kemboi (3000 siepi), I. Pedroso e D. Phillips (Salto in lungo), C. Tayolor (Salto triplo); con 5 abbiamo L. Riedel (Disco) e P. Fajdek (Martello); infine con 6, davanti a tutti, troviamo S. Bubka (Asta).

Fra le donne invece citiamo S. A. Fraser (100 m.) 5, B. Reese (Lungo), V. Adams (Peso) e Liu Hong (20 km marcia), tutte a quota 4.

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