Renzi non è un premier, è una tassa: crescita zero e debito record!

Per rilanciare l’economia del Paese occorreva fare quattro cose fondamentali. Ridurre i costi dello Stato. Rilanciare gli investimenti pubblici. Abbassare la pressione fiscale. Aumentare gli stipendi degli italiani portandoli a retribuzioni pari a quelle di tutti gli altri lavoratori europei. Renzi non ha fatto nulla di tutto ciò. Risultato: crescita zero e debito record! Il “premier senza voto” è andato al governo, come tutti noi ben sappiamo, promettendo la modernizzazione del sistema politico e l’avvento di una nuova e più preparata classe dirigente. Aspetta e spera che già l’ora s’avvicina, intanto preparati a pagare maggiori tasse.
Il “premier senza voto” mena il can per l’aia, fa melina nel discutere e approvare una sorta di matrimonio fra maschi e femmine ad uso e consumo degli omosessuali, ha elargito mance e mancette in maniera discriminata e finalizzata unicamente a raccogliere qualche voto in più, ha stigmatizzato la riforma Fornero portando l’Inps alla bancarotta e asfaltando i pensionati di domani, ha cancellato con un colpo di spugna l’Articolo 18, ha fatto finta di abolire le Province e il Senato e ha spalancato le frontiere ai migranti. Insomma, non ha fatto nulla per il Paese, non ha prodotto nessun miglioramento nel quotidiano degli italiani. E se i governi che lo hanno preceduto sono stati un disastro il suo ha fatto ancora peggio, almeno in questo è riuscito a fare qualcosa. Renzi è tutto un bluff: un chiacchierone pieno di sé, vanaglorioso, politicamente incapace. L’unica cosa che gli riesce bene è gonfiarsi e fare la ruota come un pavone sostenendo, contro ogni evidenza, che tutto va bene. Soddisfatto del proprio status, il solo che abbia registrato un miglioramento rispetto a quello di sindaco di Firenze. E’ furbo e cinico: promette mari e monti e, poi, non fa niente di niente. Ma gli italiani, quelli soprattutto che spalancano gli occhi e si sturano le orecchie, saranno pure dei gufi, ma non degli allocchi. E se, come e quando riapriranno le urne, anche Renzi ne dovrà prendere atto!

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