Quell’Italia crudele e superficiale che demonizza gli immigrati extracomunitari.

di Yvan Rettore. C’è una tendenza sempre più marcata e comunque costante nelle trasmissioni delle reti Mediaset e sulla carta stampata dichiaratamente di Destra di demonizzare il mondo dell’immigrazione extracomunitaria.

Si va dall’insicurezza crescente nelle zone centrali delle nostre città a reati come lo stupro (che vedono gli immigrati extracomunitari realizzarli 27 volte di più di quelli “nostrani”), fino ai furti, aggressioni e quanto di più ci possa essere per descrivere gli immigrati extracomunitari come potenzialmente più inclini al crimine rispetto alla popolazione autoctona.

Tutto rimane confinato naturalmente alla superficie delle cose e non si va mai ad approfondire le motivazioni e origini dei comportamenti illegali commessi dagli immigrati extracomunitari con particolare riferimento a quelli clandestini.

Come se si volesse fare passare il messaggio che fa parte della loro stessa natura agire in quel modo e che noi italiani, o meglio occidentali, siamo quindi superiori in loro perché ci riteniamo comunque più civili e non propensi a ricorrere alla violenza in determinate situazioni.

Si potrebbe credere che diminuendo drasticamente la popolazione extracomunitaria e ancor di più quella clandestina, che qualsiasi problema di ordine pubblico possa essere immediatamente risolto.

La realtà è ovviamente più complessa e sia la Destra che la Sinistra sono corresponsabili di questa situazione di degrado crescente presente ormai in modo generalizzato nel nostro Paese.

Partiamo dal fatto che gli immigrati extracomunitari hanno origini molto variegate con culture e religioni diverse e che a commettere azioni illegali e crimini fra i più odiosi come lo stupro vi sono europei ortodossi come gli albanesi e i rumeni, latinoamericani cattolici come gli ecuadoregni e i salvadoregni, africani come i marocchini e i nigeriani e asiatici come i pakistani e i bengalesi.

Poi però mancano nelle statistiche ufficiali i filippini, i camerunensi, i cinesi, gli indiani e altri ancora.

Ovviamente alcune popolazioni immigrate contano un maggior numero di componenti presenti sul territorio rispetto ad altri e quindi le possibilità di commettere reati risulta sicuramente più possibile o probabile rispetto ad altre.

Poi vi sono etnie rappresentate prevalentemente da donne sole come le georgiane o le moldave che dominano il mondo dell’assistenza agli anziani.

Però già questi aspetti dimostrano che non si può generalizzare a tutto il mondo dell’immigrazione una propensione maggiore al crimine rispetto agli autoctoni.

Sono infatti etnie con religioni, culture e a volte anche con livelli di istruzione molto diversi tra loro.

Ma allora perché rimane il fatto che vi è una così grande e diffusa tendenza all’illegalità da parte di diversi componenti di queste etnie?

Partiamo da quelle più ferocemente attaccate a livello mediatico e che rientrano nell’immigrazione clandestina.

Questa è dominante nel mondo dell’agricoltura e dei servizi e non accenna affatto a diminuire. Anzi.
E il fenomeno è in costante crescita non perché a fronte di una manodopera a buon mercato da poter sfruttare in modo indiscriminato, vi è una imprenditoria prevalentemente italiana che non si fa affatto scrupoli ad avallarsene tranquillamente.
E questo in assenza di istituzioni in grado di agire in modo decisivo e realmente sanzionatorio quanto coercitivo nei confronti di questi ultimi.

Quindi questi individui essendo remunerati con cifre irrisorie e costretti a vivere e a lavorare in condizioni inumane e senza alcuna tutela igienicosanitaria, finiscono prima o poi con il trasferirsi nelle nostre città dove ad “accoglierli” ci sono varie organizzazioni criminali, fra le quali ovviamente anche quelle nostrane, che li arruolano come spacciatori a giornata.

Poi ci sono naturalmente anche gli immigrati extracomunitari in regola, costretti a vivere in periferie malsane e degradate perché lavorano spesso con contratti precari o comunque con paghe da fame e quindi anche solo l’idea di poter vivere in un appartamento decente senza dover dormire ammucchiati rimane un miraggio.

Allora si sono ingrossate a dismisura le periferie urbane e i comuni limitrofi ai grandi centri che rimangono appannaggio unicamente di banche, assicurazioni e magnati.
La densità urbana che si è moltiplicata in modo esponenziale in quelle aree in questi ultimi anni unita alla presenza di una popolazione sempre più povera e indigente sono fattori che hanno ingigantito notevolmente l’insicurezza ivi presente e incrementato fenomeni delinquenziali di vario genere.

Mettiamoci poi le differenze culturali di non poco conto esistenti in quelle zone in completa assenza di concrete quanto efficaci politiche di integrazione della popolazione straniera e di condivisione di quest’ultima con la popolazione autoctona e il quadro di un degrado sempre più lampante appare più chiaro che mai dovunque nel nostro Paese.

D’altro canto, le case popolari che vengono realizzate in Italia sono una inezia rispetto alle richieste, il precariato è diffuso e sta diventando sempre più la regola anziché l’eccezione, gli stipendi nella stragrande maggioranza dei casi non consentono certo di poter andare ad abitare in dimore dignitose e sempre più spesso tantissima gente (immigrati e non) non riesce manco ad arrivare a fine mese.

Soltanto i più fortunati fra gli immigrati indigenti poi riescono a vivere sotto un tetto, mentre tanti (troppi) devono sistemarsi sotto ponti o in altri punti all’aperto.

E questi fenomeni di degrado sociale e urbano riguardano e accomunano sia gli italiani che gli immigrati in un girone infernale in cui la delinquenza può attecchire molto più facilmente che altrove.

Allora invece di demonizzare il mondo dell’immigrazione cercando di addossargli in modo esclusivo l’aumento dell’insicurezza nelle nostre città, sarebbe il caso di puntare il dito sui tre principali responsabili di questa degenerazione della nostra società: le istituzioni la cui presenza rimane drammaticamente assente nel tentare di risolvere tale situazione, le organizzazioni criminali nostrane ed estere che rimangono molto attive su tutto il nostro territorio e spesso sono alleate tra loro e un’imprenditoria priva di etica e dedita in modo spietato ad uno sfruttamento continuo di esseri umani da usare praticamente come schiavi.

Non sarebbe ora che queste verità venissero effettivamente alla luce e si cominciasse davvero a fare un’informazione oggettiva su queste tragedie che riguardano tutti noi e non soltanto gli immigrati?!

Allora si riuscirebbe ad evitare accordi da parte del nostro governo destinati a concretizzare l’espulsione di immigrati irregolari verso paesi di comodo e si potrebbero organizzare a livello europeo corridoi umanitari riservati ai profughi oltre che porre le basi di un’immigrazione regolare fondata su criteri effettivi di accoglienza a garanzia di una vita decente sia per coloro intenzionati a venire a lavorare nel nostro Paesi che di noi che già ci viviamo.

Se poi tali misure non dovessero trovare attuazione, non sarebbe certo colpa degli immigrati.

You may also like...

5 Responses

  1. Attilio ha detto:

    La destra non dice che gli immigrati sono da demonizzare.
    Dice che in Italia ci sono tanti italiani disoccupati o senza casa
    Non siamo in grado di offrire loro casa e lavoro dignitosi. Senza questa assistenza finiscono facilmente nelle mani della criminalità.
    Comunque per il primo periodo – in attesa di esaminare la richiesta di asilo – si spendono circa trenta euro al giorno per ognuno di loro. Non tutte le strutture di affidamento sono oneste e alcune non offrono loro quanto dovuto

  2. Vandes ha detto:

    Egregio RETTORE:
    Migrante si abbassa i pantaloni e punta una donna: orrore sul treno da Milano.
    Il migrante entra con il pene in mano nel vagone. La donna, da sola, costretta a difendersi: “Spostati!”. Le immagini choc fanno il giro del web. Domani il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà a Milano per incontrare il prefetto e discutere sull’emergenza sicurezza della città. Un’emergenza che gli stessi amministratori di Palazzo Marino, giunti al loro secondo mandato, hanno finalmente ammesso dopo anni di negazione. Ad acuire il fenomeno ci sono i tanti, troppi, clandestini sul territorio, sbandati e senza niente da perdere che ciondolano da anni in città, soprattutto nei pressi della stazione Centrale, calamita per questo genere di personaggi.

  3. MARK ha detto:

    Bandi milionari e pochi controlli: le ombre dietro la gestione dei migranti minorenni .
    Un minore morto a Modena. Era sotto il controllo di una comunità di accoglienza. Ma stando ali atti in possesso del Giornale.it a controllare i ragazzi durante la notte c’era solo una persona. “Per anni una parte della politica ha finto che il problema immigrazione incontrollata non esistesse e abbiamo assistito al boom di un vero e proprio business legato al traffico di essere umani, spesso minori – ha dichiarato al Giornale.it il capogruppo azzurro in Consiglio comunale Piergiulio Giacobazzi – Chiedere verifiche su chi accoglie i minori è un dovere morale. Così come la massima trasparenza sulle ingenti risorse pubbliche che vengono erogate a soggetti terzi per la gestione”. In questi giorni Forza Italia ha, infatti, presentato un esposto all’anticorruzione per presunte irregolarità sulla Fondazione che aveva in carico il ragazzo. Dai documenti relativi alla gestione, di cui IlGiornale.it è entrato in possesso, sembrerebbe infatti che l’organico del centro non rispettasse le normative. “Il cento per minori deve sottostare a una specifica normativa nazionale e regionale – prosegue Giacobazzi – Nello specifico l’ente che aveva in carico il minore ucciso ha confermato di avere al massimo due persone per turno per un totale di venti ospiti”.La normativa regionale prevede un rapporto di un operatore ogni sette minorenni e, per il gruppo, uno ogni sei. In pratica, nello specifico del “San Filippo Neri”, come ci conferma anche il consigliere azzurro, gli operatori in servizio sarebbero dovuti essere quattro e non la metà

  4. PATRIOT ha detto:

    Persino i sindaci del PD iniziano a dire che i migranti sono troppi. La bomba della immigrazione clandestina è ormai ingestibile. Il governo di centrodestra che dichiarava di voler arrestare l’immigrazione clandestina passerà alla storia come il governo che ha aperto le porte dell’Italia ai trafficanti di esseri umani.

  5. Sansone ha detto:

    Consiglio all’AUTORE dell’articolo di farsi un giro:
    Stazio Centrale di Milano
    Torino: S.Salvario, Barriera di Milano,…
    e vedere quanti clandestini delinquono e quanti lavorano onestamente.
    IN ITALIA si viene per:STUDIO – LAVORO- TURISMO,.. ma non per delinmquere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *