Putin ci taglia il gas!

Lo temevamo, ce lo aspettavamo dal giorno dopo l’invasione dell’Ucraina, quando l’Italia ha deciso per le sanzioni contro Mosca e l’invio di armi a Kiev. Ora è successo: la Russia ha tagliato il gas anche all’Italia. Il 15%, una percentuale che possiamo reggere, per il momento, ma non a lungo. Il rischio è quello di un inverno assai …rigido!

Il taglio è più netto per la Germania: 40% lunedì, 33% ieri.

“Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia. Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”. Lo si legge sulla piattaforma di infomazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici.

Putin passa al contrattacco nella guerra del gas con la Ue e in 48 ore ha inflitto una netta sforbiciata ai flussi. Lo Zar sta accelerando nell’attuazione del ricatto energetico contro Bruxelles per mettere in difficoltà l’Europa e alzare ulteriormente i prezzi dell’energia.

L’annuncio di Gazprom ha infatti inflitto una nuova impennata al contratto di riferimento del gas europeo trattato ad Amsterdam e balzato ad oltre 120 euro al MWh, ritornando ai livelli del 30 marzo scorso.

L’Italia per far fronte ai tagli del gas russo ha stretto accordi commerciali con i paesi africani, l’Algeria, l’Arabia Saudita.

Ma non basta e non basterà, anche perchè petrolio, gas e carbone – di cui noi non disponiamo e siamo cotretti ad importare a prezzi da capogiro – non sono fonti inesauribili e prima o poi finiranno.

Occorre, quindi, una vera politica energetica delle fonti rinnovabili. Occorrono forti stanziamenti per la costruzioni di pannelli solari, pale eoliche, turbine, reattori nucleari e quant’altro serva a renderci indipendenti. Occorre investire in termini di nuove tecnologie per dare energia a famiglie e imprese e lavoro ai nostri giovani. Questa è la via maestra da seguire.

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1 Response

  1. Paolo B. ha detto:

    Abbiamo rotto tanto le palle ai russi che le sanzioni ora ce le fanno loro riducendo le forniture del gas. A Genova si direbbe: siamo proprio abbelinati.

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