Primo partito italiano è l’Astensionismo, ma Giorgia Meloni stravince e si prende l’Italia!

L’affluenza alle urne per le elezioni politiche si attesta al 63,91% dei votanti, con un calo di oltre nove punti rispetto alle precedenti votazioni del 2018! È un dato inesorabile, il più basso di sempre. Gli astenuti hanno raggiunto un livello record del 36,09%, il dato più alto in assoluto da quando l’Italia è una Repubblica.

Al Senato la coalizione di centrodestra prende almeno 114 seggi e mette in sicurezza la possibilità di governare in autonomia. Alla Camera sfiora il 43 per cento. Fratelli d’Italia va oltre il 26%, la Lega crolla al 8,5% e Forza Italia all’8%. Il centrosinistra non arriva al 27%: il Pd è sotto il 20%, Alleanza Verdi e Sinistra supera la soglia del 3%, obiettivo che non raggiungono +Europa e Impegno Civico di Luigi Di Maio che non arriva neppure all’1% e che non riesce a mantenere la poltrona dopo il suo ‘voltagabana’! Il MoVimento 5 Stelle, invece, è intorno al 15%. Azione-Italia Viva si ferma sotto l’8%.

Insomma, Giorgia Meloni stravince queste elezioni e si prende l’Italia con gli alleati interni indeboliti e la Lega di Salvini vicina al crollo.

Giorgia Meloni vola verso Palazzo Chigi. Lei sarà la prima donna in Italia al governo del Paese!

E chi stamattina temeva di risvegliarsi con le camicie nere in giro per il Belpaese è rimasto deluso: la democrazia e la libertà sono ancora lì, saldamente ferme al loro posto!

La politica, invece, farebbe bene ad interrogarsi e a chiedersi perché così tanti italiani abbiano deciso di non andare a votare. Anche perchè oggi come oggi il “non voto” non è puro e semplice menefreghismo, ma un voto forte per mezzo del quale gli italiani mandano a dire alla politica che questi partiti e questi leader non gli piacciono affatto!

Assistiamo da anni a una continua discesa dell’affluenza alle urne: i cittadini hanno perso la fiducia nelle Istituzioni.

La storia dell’affluenza alle elezioni politiche.

Ecco l’andamento dell’affluenza alle elezioni politiche italiane dal 1948 a oggi, riferita ai risultati della Camera dei deputati. Per le votazioni dal 2006 a oggi, sono esclusi dal conteggio i numeri della Valle d’Aosta e della circoscrizione Estero.

1948: 92,23%
1953: 93,84%
1958: 93,83%
1963: 92,89%
1968: 92,79%
1972: 93,19%
1976: 93,39%
1979: 90,62%
1983: 88,01%
1987: 88,83%
1992: 87,35%
1994: 86,31%
1996: 82,88%
2001: 81,38%
2006: 83,62%
2008: 80,51%
2013: 75,20%
2018: 72,94%
2022: 63,91%

You may also like...

17 Responses

  1. Remo - NA ha detto:

    Nello scandalo delle mascherine fantasma che riguarda Zingaretti, sono coinvolti la sorella dello stesso Zingaretti, Angela, che non aveva alcun incarico in regione e un altro personaggio: Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma. Pacifici non aveva alcun incarico ufficiale ma Zingaretti aveva chiesto a lui di attivarsi per la fornitura delle mascherine. Gli scandali degli ultimi due anni sono troppo grossi per poter essere nascosti.

  2. Taurus ha detto:

    Le prospettive per l’economia europea sono a dir poco nefaste. Per far uscire le economie dei Paesi dell’eurozona dalle sabbie mobili nelle quali si trovano occorre necessariamente uscire dalla gabbia monetaria della moneta unica che impedisce agli Stati membri di attuare massicci piani di investimenti pubblici. È tutto quello che Giorgia Meloni non può e non vuole fare per via della sua devozione a questo sistema avviato ormai verso il baratro. La Meloni festeggia la “vittoria” delle elezioni che addosseranno a lei la responsabilità del fallimento economico dell’euro da lei stessa difeso.

  3. Denis ha detto:

    Il numero di elettori che ha votato alle ultime elezioni è stato pari a 28,9 milioni. Il numero di voti assegnati a tutti i partiti è stato pari a 28 milioni. Le schede bianche e nulle sono state pari quindi al 3%. Il numero dei non votanti effettivi è quindi ancora più alto e raggiunge il 40% di tutti gli italiani. È un esercito che fa veramente paura al potere. È un esercito che ha già dato l’avviso di sfratto alla democrazia liberale.

  4. MIRIAM ha detto:

    L’abortista Emma Bonino siede sugli scranni parlamentari più o meno ininterrottamente dal 1979. È uno dei simboli più rappresentativi dei ripugnanti radicali ed è il personaggio politico in Italia più vicino a George Soros. La sua uscita di scena assume una forte valenza simbolica. Si sta chiudendo un ciclo storico nel quale hanno dominato personaggi guidati dalle logge per attuare un’agenda anti-cristiana. Tra i segnali che indicano la fine del liberalismo c’è anche questo.
    (FONTE: CESARE SACCHETTI – TELEGRAM)

  5. Santa ha detto:

    Se prendiamo in esame le stime che ipotizzavamo ieri sul centrodestra si sono praticamente rivelate tutte corrette. Forza Italia sotto il 10%. La Lega era pronosticata almeno al 10%, ma il Carroccio ormai è ridotto così male che nemmeno quello ha preso, scendendo all’8%. Fdi è il partito che ha preso più di quanto ci si aspettasse. Personalmente dubitavo che potesse salire sopra il 20%, ma il “merito” di questo va ad una parte degli ex elettori leghisti che si sono bevuti la balla del “meno peggio” che in realtà è il peggio come il resto dell’intero sistema politico italiano. Se costoro si fossero astenuti avremmo avuto una percentuale di votanti inferiore al 60% e la Meloni non avrebbe mai raggiunto tali percentuali. Evidentemente hanno bisogno di bere ancora un po’ dell’amara medicina bevuta negli anni precedenti. Dopo arriverà la crisi di rigetto.

  6. Danilo ha detto:

    La pressione su Giorgia Meloni è praticamente enorme. Coloro che sono andati a votarla non lo hanno fatto con particolare entusiasmo. La Meloni non ha mai scaldato i cuori di coloro che si definiscono sovranisti e ha superato il 20% solamente per forza d’inerzia. Gli elettori di Fdi sono quelli del “meno peggio” ma questi elettori così come hanno dato i voti alla Meloni sono pronti a ritirare rapidamente il loro consenso non appena vedranno la Meloni all’opera. Non appena vedranno che la Meloni seguirà, come lei stessa ha annunciato, la linea atlantista e sionista compromettendo i rapporti con la Russia, capiranno. Non appena vedranno che la Meloni seguirà politiche economiche in linea con i dettami del neoliberismo, capiranno. Non appena vedranno che la Meloni farà di tutto per coprire il cartello farmaceutico e i suoi crimini, capiranno. Non appena vedranno tutto questo, capiranno che il loro “meno peggio” non è altro che un PD sotto altro nome. A quel punto, il rifiuto verso la liberaldemocrazia e la sua marcia classe politica sarà ancora più elevato di quello che è già adesso.

  7. Ulricò ha detto:

    Un altro depistaggio della morente falsa controinformazione è quello di associare Giorgia Meloni a Trump. Tale montatura è basata sul fatto di far credere che la Meloni possa allinearsi a Trump in vista delle elezioni di medio termine. In realtà, lady Aspen non ha nulla a che vedere con Donald Trump. Ha passato, e passa tuttora, il suo tempo a rincorrere la protezione di quelle lobby atlantiste e finanziarie che hanno ordinato l’assalto all’Italia degli ultimi decenni, il cui picco è stato raggiunto negli ultimi due anni. Il centrodestra non ha mai considerato Trump come un possibile alleato ma al contrario ha sempre servito la causa dei suoi nemici, anche quando il presidente americano era ancora ufficialmente in carica alla Casa Bianca. Lo stesso Crosetto, membro di Fratelli d’Italia e vicinissimo a Israele, ha dichiarato la sua avversione a Trump. Il centrodestra italiano nutre lo stesso odio che il centrosinistra nutre verso Donald Trump. Sono entrambi al servizio del decadente blocco Euro-Atlantico. Sono entrambi al servizio dei nemici di questo Paese.

  8. Evaristo - BS ha detto:

    La manovra di un eventuale governo Meloni sarà sulle stesse linee guida di quelle del precedente governo Draghi. Non ci si scosterà dai parametri neoliberisti di Maastricht che hanno causato il depauperamento economico degli ultimi 30 anni. I rincari energetici stanno facendo saltare migliaia di imprese e Giorgia Meloni si presenterà con la ricetta neoliberale che ha distrutto quella che era la quarta economia al mondo. Il governo Meloni, se nascerà, potrebbe essere il più breve della storia repubblicana.

  9. Rembrandt ha detto:

    C’è poi un altro discorso da fare su alcuni canali americani che stanno gioendo per la “vittoria” della Meloni. Gli esempi più calzanti sono quelli di Steve Bannon e del generale Flynn. Sul primo abbiamo già detto tutto. Fu licenziato da Trump e definito pubblicamente dal figlio di Trump, Don Jr., cone un intrallazzatore. Sul secondo, sono emersi altri fatti, non illazioni, inquietanti. Flynn collaborava con una società israeliana, la NSO, molto attiva nello spionaggio illegale di figure pubbliche. Lo stesso Flynn è vicinissimo ad un noto e pericoloso falco sionista come Michael Ledeen, vecchia conoscenza della CIA e del Mossad qui in Italia. Tutto questo senza menzionare che Trump non cita mai Flynn e non condivide nulla delle sue iniziative. Così come esiste una falsa controinformazione controllata dallo stato profondo qui in Italia, la stessa esiste negli Stati Uniti. Non meravigliatevi dunque se vedete alcuni canali americani supportare la Meloni. Non hanno nulla a che vedere con Trump.
    (fonte: Cesare Sacchetti: TELEGRAM)

  10. Avander ha detto:

    ’accordo segreto della Lega. Così paga l’uomo dei misteri
    L’accordo segreto della Lega. Così paga l’uomo dei misteri

    · C’è un accordo segreto di cui all’interno della Lega nessuno vuole parlare. No comment, hanno risposto tutti gli interessati e i firmatari del documento. Si tratta di una scrittura privata del valore di oltre 400mila euro firmata a luglio 2022.

    · Il documento, ottenuto da Domani, rivela che il vecchio partito, la Lega Nord, ha accettato condizioni molto sfavorevoli per saldare un debito con l’imprenditore Francesco Barachetti, al centro del recente scandalo sui fondi pubblici regionali distratti dai commercialisti del partito e per questo condannato a 5 anni.

    · L’accordo recentissimo garantisce a Barachetti una somma di quasi mezzo milione di euro, da aggiungere a quelli già percepiti fino al 2019. In pratica grazie alla Lega a conduzione Salvini, Barachetti ha messo in cassa più di 2,5 milioni di euro mentre il segretario piangeva miseria dopo la sentenza che obbliga il partito a restituire i 49 milioni di euro frutto della truffa sui rimborso elettorali.

    (Fonte: Domani del 21.9.2022)

  11. Gastone ha detto:

    La dissennata politica Autorazzista e favorevole ai clandestini ha portato alla sconfittissima del PD e dei radical chic: contenti ropdetevi.

  12. Marcel ha detto:

    L’eredità economica di Draghi tra crisi energetica da risolvere e debito ai massimi storici. La partita delle privatizzazioni. Il record assoluto di debito pubblico a 2.770 miliardi di euro, almeno 40 miliardi da trovare in manovra di bilancio, 73 tavoli aziendali di crisi aperti e due grandi privatizzazioni da completare.
    Povera Giorgia, non l’invidio proprio, in ogni caso auguri.

  13. Ivana ha detto:

    Questo è solo un esempio di ciò che si legge sui media mainstream, in questo caso Fanpage. A differenza di molti che si lasciano andare al piagnisteo su Telegram, loro sono certamente servi del potere ma i numeri li sanno leggere bene, e sono terrorizzati. Non sono affatto preoccupati per la “vittoria” della Meloni, il loro ultimo e fragilissimo guardiano dei cancelli. Sono preoccupati perché sta crescendo una massa enorme di persone che chiede univocamente la fine della democrazia liberale e dei suoi partiti controllati da alta finanza e massonerie. È questo che li preoccupa davvero. Ieri abbiamo posto una pietra miliare per il nostro successo che è sempre più vicino, ma siamo così miopi e schiavi di una folle autocommiserazione che non sappiamo nemmeno riconoscere le nostre vittorie.
    (fonte: Cesare Sacchetti – TELEGRAM)
    Chi ha veramente vinto siamo NOI che non siamo caduti nel laccio del VOTO, via questo sistema marcio

  14. Andrew ha detto:

    Questo è solo un esempio di ciò che si legge sui media mainstream, in questo caso Fanpage. A differenza di molti che si lasciano andare al piagnisteo su Telegram, loro sono certamente servi del potere ma i numeri li sanno leggere bene, e sono terrorizzati. Non sono affatto preoccupati per la “vittoria” della Meloni, il loro ultimo e fragilissimo guardiano dei cancelli. Sono preoccupati perché sta crescendo una massa enorme di persone che chiede univocamente la fine della democrazia liberale e dei suoi partiti controllati da alta finanza e massonerie. È questo che li preoccupa davvero. Ieri abbiamo posto una pietra miliare per il nostro successo che è sempre più vicino, ma siamo così miopi e schiavi di una folle autocommiserazione che non sappiamo nemmeno riconoscere le nostre vittorie.

  15. Benito ha detto:

    Questi partiti e questi leader, sono lontani anni luce dai problemi della povera gente, soprattutto ITALIANA discriminata dal PD che ha pensato solo ai clandestini.

  16. Anonimo ha detto:

    I migliori auguri alla MELONI che dovrà affrontare problemi che fanno tremare i polsi a chiunque abbia un minimo di buon senso. La vittoria della meloni va però ridimensionata alla luce della massiccia astensione. Il 63% degli elettori non crede nei partiti.

  17. Anonimo ha detto:

    Il primo partito d’Italia è l’ASTENSIONISMO.
    Ha votato solo il 37% degli italiani, ergo le percentuali di voto vanno analizzate partendo da questo dato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *