di Redazione. Il sistema previdenziale va rivisto in toto. Non solo per quanto riguarda l’età pensionabile, assurdi i parametri fissati dalla legge Fornero. Non è accettabile che le future generazioni debbano essere collocate in quiescenza dopo i 70 anni. Ma soprattutto va rivisto e corretto anche il contributivo ‘secco’. Ovvero, “con quale assegno si andrà in pensione”. Il contributivo da solo non basta a garantire una vecchiaia serena. E non basta soprattutto a chi percepisce uno stipendio medio-basso! Finora nessuno è andato in pensione con il calcolo contributivo ‘secco’ e quindi non si è ancora toccato con mano l’effetto devastante di un assegno che per coloro che percepiscono uno stipendio di 1.500 euro al mese si aggirerebbe intorno agli 800 euro. Insomma, lavorare tutta una vita ‘in regola’ per poi andare a prendere una pensione di cittadinanza? No, così non può e non dovrà essere.
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