Non è più allarme immigrazione, ormai siamo stati invasi!

Ci stanno invadendo? No, ci hanno già invaso! L’assalto alle coste italiane continua da mesi e mesi senza sosta e senza controlli: oltre 6.500 immigrati recuperati negli ultimi sette giorni, e solo oggi ne sbarcheranno più di 4mila nei porti siciliani. Stanno arrivando in migliaia dall’Africa sulle nostre coste, ma altrettante migliaia di immigrati – di cui nessuno parla – sono quelle che arrivano ‘regolarmente’ in treno, in pullman, in aereo o sempre via mare, non sui gommoni ma sulle navi da crociera, da tutte le altre parti del mondo!
 Ormai non è più allarme immigrazione, ormai siamo stati invasi! E se prima ‘il problema’ era confinato alla solita Lampedusa, oggi ogni cittadino in qualsiasi comune, sia nel più piccolo e sperduto d’Italia che nella grande città metropolitana, può toccarlo con mano, vivendo quotidianamente l’invasione. Gli italiani invecchiano in povertà e indigenza, non fanno più figli e quei pochi rimasti fuggono all’estero in cerca di migliori fortune, per colpa delle politiche economiche disastrose di un governo che punisce i suoi connazionali con tasse esorbitanti e stipendi da fame, ma che per contro sostiene e finanzia con ogni strumento l’invasione. E l‘Unione europea dentro la quale ci hanno cacciati senza mai chiederci se volevamo o meno farne parte – guarda all’invasione senza muovere nemmeno un dito. Anzi, in cambio dell’accoglienza, Bruxelles ci concede qualche punto in più di deficit e addirittura ci paga una cinquantina d’euro a migrante. Un tempo quando un popolo si sentiva minacciato dall’invasore lo respingeva con ogni mezzo. Oggi, nell’era della globalizzazione e dell’integrazione a tutti i costi, si “accoglie” l’invasore a discapito della popolazione autoctona.

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