Noce moscata, una spezia da sballo: lo stupefacente dei poveri.

La noce moscata è una delle spezie più utilizzate in cucina per insaporire risotti, minestre, pietanze, e per ottenere un’ottima besciamella. Ma, in questi giorni, a far parlare di una delle spezie più utilizzate in cucina non sono tanto le sue caratteristiche culinarie, ma quanto accaduto nella casetta di Amici. Sembra, infatti, che alcuni ragazzi partecipanti al talent, abbiano deciso di sniffare polvere di noce moscata alla ricerca di uno “sballo” alternativo. Ora, se trattasi della solita trovata pubblicitaria per fare spettacolo in cerca di audience o della presunta bravata di alcuni ragazzi del famoso talent della de Filippi, una domanda sorge spontanea: ma la noce moscata ha davvero proprietà allucinogene?amici noce moscata

Utilizzata in cucina come raffinato aromatizzante, la noce moscata ha innumerevoli proprietà benefiche: stimola la digestione, è antisettica e attenua sintomi e disturbi come nausea e vomito.

Secondo alcuni è anche un potente afrodisiaco. Inoltre, l’olio estratto dalla spezia viene utilizzato per uso esterno in caso di dolori nevralgici e reumatici.

Insomma, una spezia davvero unica. Talmente speciale da riservare però anche qualche sorpresa di non poco conto. Accanto a tutti questi benefici infatti, l’assunzione di dosi elevate di noce moscata può portare a spiacevoli conseguenze fisiche quali vomito, nausea, diarrea, febbre e, un sovradosaggio, può avere effetti collaterali anche a livello psichico determinando alterazioni di coscienza e allucinazioni. In linea generale tali effetti si manifesterebbero con un’assunzione di noce moscata che va dai 2 ai 15 grammi, con variazioni a seconda dell’età, sesso, peso e predisposizione della persona che la assume.

Da sempre diffusa nei mercati arabi, la noce moscata arriva in Europa nel XVI secolo e nel novecento, non a caso a questo punto, viene definita come lo “stupefacente dei poveri”. Non solo, è anche altamente sconsigliata in caso di gravidanza in quanto dosi eccessive inibiscono la produzione delle prostaglandine, essenziali per il normale sviluppo del feto. Proprio per questo motivo veniva utilizzata anche come “farmaco” per abortire.

Gli effetti allucinogeni ai quali da luogo un sovradosaggio di noce moscata sono determinati dalla presenza i due principi attivi: la miristicina e l’elemicina. La miristicina non è altro che il principio attivo che ha portato poi alla sintesi dell’allucinogeno MDMA mentre l’elemicina presenta molte similitudini con le anfetamine.

L’effetto di un’assunzione massiccia di noce moscata, sia in polvere che disciolta nell’acqua, diventa quindi simile a quello di un altro pericoloso allucinogeno: l’LSD.

Questi due principi attivi, miristicina ed elemicina, sono una combo esplosiva che blocca l’azione di serotonina e prostaglandine: in parole semplici manda in tilt il normale funzionamento psichico con conseguente stato allucinatorio.

Insomma, una vera e propria spezia da sballo.

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