Nel disastro azzurro che ruolo ha avuto Gabriele Oriali?

di Pier Giorgio Tomatis. Gian Piero Ventura, Commissario Tecnico della Nazionale di calcio, è stato dimissionato. Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione (Figc), si è dimesso. L’intero movimento calcistico italiano è all’alba di una rivoluzione o di un’involuzione. Sarà il tempo a scrivere la sentenza definitiva su questo processo.
La stampa, intanto, scrive fiumi e fiumi di parole sui (presunti) retroscena di quanto accaduto in questi mesi di gestione Tavecchio/Ventura. Pare che l’allenatore ligure si sia inimicato molti dei cosiddetti senatori della squadra e abbia gestito in maniera personalissima la pressione derivante da questo incarico. Alcuni calciatori si sono affrettati a smentire le indiscrezioni, altri si sono defilati ed hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Siamo nel pieno del maelstrom che qualcuno definiva preventivamente un’apocalisse ma che certamente è un disastro finanziario di proporzioni epocali. Tutti colpevoli. I calciatori. Gli allenatori. I Dirigenti. Il sistema. Il tifo. Le scuole calcio. La politica. Persino un ex CT come Marcello Lippi. Tutti sono finiti sul banco degli imputati anche se… anche se al lungo elenco ne manca uno che sui giornali non ci è finito e una domanda continua a martellarmi nella testa senza trovare ancora alcuna risposta: perché? La domanda è legata alle indiscrezioni sul dietro le quinte dello spogliatoio infuocato degli azzurri. Queste anticipazioni possono risultare vere o prive di fondamento. Tuttavia, se risultassero essere oro colato mi chiedo, e allargo la domanda a tutti i lettori, perché il Dirigente che era al seguito della squadra e che doveva fare da filtro tra la componente tecnica e quella societaria, che fine ha fatto? Che ruolo ha avuto nel suggerire alla Presidenza quanto stava accadendo o quanto ha fatto per potervi porre un freno? La mia domanda è semplice e funzionale. Che cosa ha fatto Gabriele Oriali e quanto ha influito sulla situazione che si è venuta a creare? Ricordo con grande affetto i tributi che ha ricevuto durante il periodo di Antonio Conte (che ha preceduto quella di Gian Piero Ventura) e dalla sua ex Società di appartenenza (quand’era ancora un calciatore) e dai suoi tifosi (l’Inter). Tuttavia, mi piacerebbe conoscere il suo ruolo nella gestione della polveriera Italia dal periodo che ha preceduto Spagna Italia alla clamorosa eliminazione di San Siro. Se tutti debbono sedere sul banco degli imputati vorrei veder seduto anche lui e ascoltare la sua arringa difensiva. Per completezza di informazione. Null’altro.

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