L’Italia sospende il trattato di Schengen.

La guerra tra Israele e Gaza e i recenti attentati terroristici registrati in Francia e in Belgio hanno fatto scattare la massima allerta in Italia, tanto che il Governo Meloni ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere sospendendo di fatto il trattato di Schengen. Una decisione, quella dell’esecutivo, notificata dal ministro dell’Interno, alla Ue con l’obiettivo di rendere più sicuri i confini con la Slovenia ed evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi che possano colpire nel nostro Paese o in Europa

La sospensione, ha fatto sapere l’esecutivo, sarà attuata dal 21 ottobre per i prossimi 10 giorni. Ma non si esclude che poi possa essere esteso.

Uno stop al trattato di Schengen, che prevede il libero passaggio all’interno dei Paesi dell’Ue che non è stato attuato soltanto dall’Italia, ma anche da Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia.

Stop a Schengen dall'Italia e altri 10 Paesi. La Ue: «Espellere i migranti se sono una minaccia»- Corriere.itL’accordo di Schengen prevede il movimento di persone, merci e servizi all’interno di 27 Paesi del Vecchio Continente (23 membri Ue più quattro esterni: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). La circolazione è facilitata all’interno dei confini europei, non quando si accede dall’esterno. Dopo l’accordo del 1985, nel 1990 è arrivata una prima convenzione applicativa (entrata in vigore nel 1995) e nel 2006 un regolamento che è stato aggiornato e modificato nel corso degli anni. Schengen, quindi, è effettivo dal 26 marzo del 1995, quando i primi sette Paesi hanno lasciato cadere i controlli alle frontiere: Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. L’Italia si è aggiunta nel 1997. Oggi, come detto, lo spazio Schengen riguarda 27 Paesi e oltre 400 milioni di cittadini. Il trattato prevede che non vengano effettuati controlli alle frontiere interne dei Paesi interessati, ma solo su quelle esterne. Tra gli Stati Schengen, quindi, si può circolare liberamente e si viene controllati solo quando si esce dalla frontiera condivisa dello spazio. I cittadini Ue che tornano nell’area Schengen sono sottoposti a una verifica minima, mentre quelli di Paesi terzi vengono sottoposti a un controllo maggiore.

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