L’Europa batte cassa. L’Italia risponderà con una valanga di tasse: prepariamoci al peggio!

Renzi ci ha lasciato in un ‘grande casino’, tanto per usare un eufemismo e non essere scurrili. Insomma, l’ex premier, ma ancora – inspiegabilmente – segretario del partito di maggioranza, ha fatto come Capitan Schettino: ci ha mandato a picco, ci ha lasciato con le pezze al sedere, una valanga di debiti, e poi… ha abbandonato la nave che affonda! Insomma, se n’è andato al momento giusto, proprio quando l’Europa si appresta a sferrare il colpo di grazia ad una moribonda Italia.
Bruxelles, infatti, chiede in tempi brevi al governo Gentiloni un aggiustamento dei conti pubblici. Nel dettaglio l’intervento chiesto dai burocrati continentali è di circa 3,4 miliardi di euro. Una vera e propria manovra bis – tagli e tasse – che vale lo 0,2% del Pil. E l’attuale governo, adesso, non potrà più rinviare l’impegno. In caso contrario, infatti, la Commissione europea è pronta ad aprire una procedura d’infrazione per deficit eccessivo a carico del Belpaese per il mancato rispetto della regola sul debito. Si tratterebbe, di fatto, di un commissariamento che potrebbe durare anni. L’Europa, insomma, non vuole più fare sconti e l’Italia rischia così di morire di tasse, disoccupazione e stipendi da fame, mentre chi ha precise responsabilità politiche e di governo pensa a dare un lavoro agli immigrati e va ancora blaterando di legge elettorale e di quelle elezioni anticipate che in realtà nessuno di loro vuole.

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