Legge elettorale, cose dell’altro mondo: cecchini sputtanati in diretta!

“La riforma della legge elettorale è morta”! A cantare il de profundis della modifica del sistema di voto è il relatore del provvedimento, Emanuele Fiano, dopo una mattinata convulsa con i franchi tiratori in azione che di fatto affossano il provvedimento votando in maniera difforme rispetto al ‘patto a quattro’ Pd-Fi-M5s-Lega. Ne scaturisce uno scambio di accuse con tanto di ‘prova foto’ da parte del Pd perchè nell’incriminato voto segreto compare invece il tabellone palese creando un ulteriore giallo.
“M5s ha votato compatto”, dice Roberto Fico. Non la pensano così i Dem che convocano una segreteria.“Abbiamo chiarissima l’operazione del M5s – dice il capogruppo Dem Ettore Rosato – che ha voluto far fallire la legge elettorale. Ne prendiamo atto, bastava che lo dicessero subito che non sono capaci di mantenere la parola data. Sul blog avevano detto che la legge andava bene e invece l’hanno fatta cadere su una cosa che non c’entra niente”. Ora, dice Rosato, il Pd farà “una valutazione politica e istituzionale dopo di che assumeremo le nostre decisioni”. 

Il giallo del tabellone manda in tilt l’Assemblea di Montecitorio.  È bagarre in Aula alla Camera sulla legge elettorale quando il tabellone elettronico situato in alto nell’emiciclo mostra per errore l’andamento della votazione a scrutinio “segreto” sull’emendamento Biancofiore che poi ha mandato momentaneamente (!?) in pezzi l’alleanza elettorale tra Fi-Md-M5S-Lega. Il “problema tecnico” dura pochi secondi ma quei pochi istanti (grazie alle lucine rosse del voto contrario, alle verdi di quello favorevole e bianche per l’astensione) bastano a far vedere come hanno votato i vari deputati. “I #cinquestelle fanno fallire la #LeggeElettorale. Per pochi secondi – scrive infatti Fiano su Twitter pubblicando l’immagine – il voto è stato palese, loro hanno votato a favore questa è la prova”: sulla foto del display luminoso si vedono le luci verdi (ossia voto a favore) in corrispondenza dei posti assegnati ai deputati M5S e i led rossi (voti contrari) accesi nel resto dell’emiciclo. Quando, invece, il voto si svolge a scrutinio segreto tutte le luci del display dell’Aula sono bianche. Nel mirino anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, accusata da alcuni parlamentari di non aver avvisato per tempo che stava per scattare una votazione segreta. Boldrini chiede di correre ai ripari e le lucine diventano tutte azzurre e sottolinea: “C’è stato un problema tecnico, avevo già detto che era un voto segreto, colleghi c’è stato un disguido”. Ma il clima ormai si è fatto incandescente. Massimo Corsaro non ci sta: “Il responsabile di ciò deve essere allontanato”. Ora, come può questo Paese, con questa gente, solo pensare di poter uscire dal baratro?
SCHIZOFRENIA PD O SOLO PAURA DI VOTARE? di Alessandro Di Battista. Buona giornata a tutti. Vi spiego quel che è successo in aula. Il M5S presenta un emendamento (a firma Fraccaro) che prevede l’applicazione della legge elettorale in tutta Italia, dalla Sicilia all’Alto-Adige (dove c’è un partito, il Südtiroler Volkspartei, che era contrario). Questo emendamento passa. Noi ovviamente abbiamo votato a favore proprio perché è un emendamento giusto ma l’hanno votato tantissimi del PD! Ora il PD (che aveva tanti assenti in aula) dice che è colpa nostra. Ma sono loro ad avere i franchi tiratori (già dai tempi dell’elezione di Prodi al Quirinale ricordate?). Ora il PD affosserà questa legge elettorale perché è passato un emendamento che prevede la sua applicazione in tutta Italia, dal sud al nord. Vi rendete conto? Questa si chiama schizofrenia. Renzi è incapace di gestire le miliardi di correnti del suo partito. Avrebbe fatto davvero bene (come aveva detto) a ritirarsi a vita privata dopo la sconfitta del referendum del 4 dicembre.

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