Dai Pd, dicci la verità sulla Legge Elettorale!

di Beppe Grillo. Ma dai, PD. Far saltare tutto per il Trentino Alto Adige. Ma potevate dircelo, vi davamo anche la Val d’Aosta. Poi escono questi fantasmi dal passato, questo signore di 90 anni che ancora dà moniti e dice “non bisogna andare alle elezioni”. Poi c’è De Benedetti, un imprenditore che ha causato catastrofi naturali nelle sue aziende, che dice “non bisogna andare a votare”. Dai Pd, siate sinceri. Diteci il perché. Ci sfugge un pò questa cosa. Se ce lo dite, noi ci ritiriamo, e vi fate una leggina con lo psico-nano,
con Dudu. Vi fate una bella leggina, democratica, meravigliosa, e fate quello che volete, coi vostri franchi, genuini e liberi tiratori. Prodi se li ricorda, eh! Ditecelo, noi ci ritiriamo e vi fate una bella leggina come piace a voi. Democratica… Certo, non tutta l’Italia sarà coinvolta nella legge elettorale. Noi volevamo esagerare, avevamo pensato di coinvolgere tutta l’Italia. Ma noi siamo ancora indietro, voi siete avanti col pensiero. La colpa? Non lo so. Questa è psicologia, è paranoia, siamo nel campo degli psicodrammi. Quindi, per seguirvi dovrei chiamare il mio neurologo che adesso è dall’analista. Dai, ditecelo. Mandatemi anche due righe, giuro che non le pubblico. Ma spiegateci. Non volevate andare a votare? È colpa del maggioritario? Del proporzionale? Sarebbe stata una legge perfetta. Bella. E voi avreste goduto, anche. Ma siete masochisti, lo so. L’avevamo proposta noi e questo, per voi, era una gastrite neurologica. Non potevate sopportarlo. Dai, fatemi una telefonata. Me lo dite, e noi ce ne andiamo in Trentino.

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LEGGE ELETTORALE, ECCO COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE. di Luigi Di Maio. Sono profondamente rammaricato per come sia andata a finire la storia di questa legge elettorale. Avevamo accolto l’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ovvero di approvare al più presto una legge elettorale. Ci abbiamo lavorato un mese e mezzo e il MoVimento 5 Stelle è stato disponibile a sedersi al tavolo con forze politiche che ha sempre combattuto. Quello che è successo ieri alla Camera è vergognoso e guai a chi osa incolpare il MoVimento 5 Stelle di quanto accaduto. Il Partito Democratico accusa noi di aver votato un emendamento che già sapevano avremmo votato. Il punto è un altro: loro alla Camera contano 282 deputati e per fermare la proposta che abbiamo votato sarebbero bastati 264 voti. Quindi il problema sono i franchi tiratori di un partito allo sbando, che per nascondersi dà a noi degli irresponsabili. In realtà loro temevano di andare sotto alla Camera sulle preferenze, altro nodo da sciogliere e sul quale già avevamo espresso la nostra intenzione di voto. Far saltare una legge elettorale sulla decisione se estenderla o no al Trentino Alto Adige è solo una scusa.

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