La piattaforma programmatica del M5s a Ivrea e la distinzione tra destra e sinitra.

di Camillo Pignata. Il Movimento5stelle, sta definendo ad Ivrea, la propria piattaforma programmatica alternativa, alle politiche fallimentari di questo governo,e proiettata verso il futuro. Per questo ha organizzato una serie di incontri con politici, cittadini ed esperti anche contrari al Movimento. Si tratta di un’iniziativa, che per quanto pregevole nel metodo,
rischia di essere condizionata e pregiudicata, da posizioni che, date per certe, non sono state sufficientemente contestate, approfondite sviluppate, in un leale contraddittorio tra gli iscritti del M5S. È convinzione del Movimento, che la distinzione destra/sinistra, abbia fatto il suo tempo. Non è così. Destra e sinistra esistono, perché esiste il ricco e il povero, il debole e il potente. Alla base della distinzione tra destra e sinistra c’è sempre un conflitto che ieri era e tra imprese ed operai ricchi e i poveri oggi è tra finanza e politica finanza ed economia reale, tra capitale e diritti fondamentali della persona. Ma si tratta di conflitti potenziali perché è la finanza ad avere il dominio assoluto sulle sue vittime, sui soggetti che dovrebbero contrastarla: la politica, l’economia reale. I conflitti reali sono le guerre tra i poveri occupati contro precari, indigeni contro immigrati, giovani contro vecchi. C’è la guerra tra i poveri e tra i deboli, non c’è la guerra dei poveri e dei deboli contro i ricchi e i potenti. Peraltro ricchi e poveri deboli e potenti, non fanno parte, come una volta di una classe compatta rocciosa, ma di una classe liquida, in cui la debolezza e il potere, la povertà e la ricchezza, attraversano varie categorie, e non sono un valore assoluto, ma si determinano e si definiscono in rapporto alla situazione concreta. Un imprenditore è ricco, potente rispetto all’operaio, ma è debole e povero rispetto ad una banca in una fase di credito crunch, un lavoratore con uno stipendio da fame è povero rispetto al datore di lavoro, ma è ricco rispetto ad un precario. Tutto ciò determina la necessità di una linea politica articolata per progetti, ma pur sempre ispirata a valori di fondo quali l’uguaglianza e la solidarietà. E dunque cambiano la forma, i modi e i tempi con cui destra e sinistra si esprimono. Destra e sinistra hanno una nuova carta di identità, che non è nazionalismo e globalizzazione, ma finanza e politica, capitale e diritti della persona, gestione liberista della globalizzazione e la gestione sociale.

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