La pedofilia nella Chiesa tedesca, quasi 500 vittime.

di Antonello Laiso. La notizia  in  quel di Monaco in Germania della Chiesa tedesca scaturita da una commissione d’inchiesta ovvero che dal 1945 al 2019 vi sono stati 497 abusi di pedofilia accertati e perpetrati negli anni non può che essere caraffa di acqua pura e benedetta  svuotata in una porzione vasta  di  mare avvelenato da decenni della chiesa cattolica.
Ancora di più quel perdono della chiesa piu volte pronunciato da Papa Francesco in casi anche analoghi in tutto il mondo che nonostante il buon predicare resta ancora nelle parole e non nei fatti .Un indignazione feroce che può minare il popolo Cristiano allontanandolo e non avvicinandolo ad una chiesa dove tali fatti non sono più casi isolati.
Sarebbe stato impensabile non  chiedere a nome della Chiesa un perdono, per un  qualcosa di noto da sempre, la malapianta e’  difficile da estirpare cui già molti Papi hanno cercato di sconfiggere senza riuscirci.
La pedofilia nella Chiesa. Non è facile estirpare la malapianta dopo secoli di colpevole distrazione da parte delle gerarchie ecclesiastiche, che certe tendenze allignassero tra i sacerdoti sparsi nel mondo era risaputo ma non si conosceva l’enorme portata.
Poi esiste quel favoreggiamento del non sapere o non voler sapere quelle turbe di tanti preti che prevale in tali casi insieme nella predicazione a Cristo.
Un peccato nel peccato direbbe la stessa Chiesa.
Ancora una volta si è riaperto nella stessa chiesa e nell’opinione pubblica un problema di antica data come la pedofilia e si presta a vari commenti. Episodi di pedofilia nella chiesa cattolica sono sempre esistiti in tutto il mondo, creando sempre turbamenti profondi. Gia nel lontano 1962 la Chiesa, con un documento del Sant’Uffizio, «Crimen sollicitationis» («crimine di provocazione») approvato da Giovanni XXIII e diretto in modo riservato ai vescovi, stabiliva la procedura da seguire nelle cause di «sollicitatio ad turpia» («provocazione a cose turpi»), cioè quando un chierico veniva accusato di usare il sacramento della confessione per avances sessuali ai penitenti.
In seguito l’argomento fu oggetto di conferenze e decisioni come l’immediata rimozione di coloro che erano coinvolti in questi fatti. Come si possono conciliare le motivazioni sull’infinita potenza della Chiesa con la realtà per cui ci sono da moltissimi anni e in tutto il mondo casi reiterati di abusi sui minori?
Colui che deve necessariamente essere, per i giovani che si avvicinano al mondo della fede, un padre spirituale, e dovrebbe far capire, più dei genitori, quel male per il quale Cristo è stato crocifisso e quel bene per il quale si è fatto crocifiggere, provoca effetti devastanti sulla crescita adolescenziale che segnerà inesorabilmente la vita di quei giovani.
L’avere impulsi e turbamenti da “bestia” è cosa che purtroppo si verifica ab Aeternum ovvero da decenni.
La Chiesa deve combattere sempre di più con tutte le sue forze quel peccato che tanto stigmatizza, come  rappresenta  quella severità sui tanti temi del suo  peccato  di  Chiesa cattolica, contro l’aborto, contro i diritti dei diversi, contro la non celebrazione e benedizione di quei matrimoni gay
Tali situazioni aberranti di pedofilia  mal si conciliano con quel comportamento morale predicato almeno nelle omelie   della Chiesa stessa.
La Chiesa non puo’ predicare quel peccato come tale ed esserne parte di esso, una riforma urge a detta di tanti , come da tanti anni si attende.
Lo stesso Papa francesco si e ‘pronunciato più volte sulla sempre maggiore e dovuta  conoscenza di quei fatti che allontanano invece di avvicinare alla stessa Chiesa, ne e ‘cosciente ma molto difficile  con quella spada Cristiana con tanti demoni.
Nelle sue omelie, la chiesa deve pregare anche per se stessa chiesa, affinché non si annidi nelle anime turpi dei parroci quei turpi fatti, i parroci che dovrebbero farci conoscere con il Vangelo, il bene e il male, quel bene e quel male che esiste affinché’ possiamo trarne discernimento.
Ma non solo noi.

You may also like...

2 Responses

  1. Antonello Laiso ha detto:

    Vergogna è il minimo…….per una morale su tanto che si predica nella chiesa,ove esistono aberrazioni e amoralita’ da lungo tempo .

  2. Agi ha detto:

    “La Chiesa, con l’aiuto di Dio, sta portando avanti con ferma decisione l’impegno di rendere giustizia alle vittime degli abusi operati dai suoi membri, applicando con particolare attenzione e rigore la legislazione canonica prevista”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo i partecipanti all’Assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede. “In questa luce ho recentemente proceduto all’aggiornamento delle Norme sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede, con il desiderio di rendere più incisiva l’azione giudiziaria”, ha aggiunto, “Questa, da sola, non può bastare per arginare il fenomeno, ma costituisce un passo necessario per ristabilire la giustizia, riparare lo scandalo, emendare il reo”

    L’intervento del Pontefice giunge a 24 ore dalla pubblicazione del rapporto sugli abusi compiuti dal 1945 al 2019 nella diocesi di Monaco di Baviera, di cui è stato titolare lo stesso papa emerito Benedetto XVI. Lo scorso novembre Bergoglio commentò apertamente gli esiti di una analoga inchiesta, condotta questa volta in Francia, che aveva portato in superficie numeri ancora più gravi di quelli tedeschi. Ed aveva parlato senza giri di parole di “vergogna”, così come “vergogna e vicinanza alle vittime degli abusi” è stata espressa ieri dalla Santa Sede.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *