La curva del contagio sale. Si va verso lo “Scenario 4”, il più grave: il lockdown!

di Redazione. Prima la fase uno, poi la due e la tre adesso lo Scenario 4. La prima ondata e la seconda.

In questa pandemia si danno i numeri, purtroppo anche quelli tragici dei decessi e dei malati più o meno gravi e dei ricoveri che stanno portando gli ospedali italiani al massimo della criticità: mancano posti letto, medici, infermieri, apparecchiature!

Dopo aver sciupato in una ‘folle estate’ la dote messa da parte nel primo lockdown, senza che nessuno intervenisse nell’immediato per limitare gli spostamenti dei ‘vacanzieri’ da una parte all’altra dello Stivale, per controllare gli assembramenti nelle discoteche, nei ristoranti, negli stabilimenti balneari e nelle piazze, e senza che nessuno pensasse a fronteggiare adeguatamente la “seconda ondata” potenziando il trasporto pubblico, i posti letto negli ospedali, il numero di medici, infermieri, insegnanti, ecc, ecc, come se tutto fosse finito lì e il Covid se ne fosse andato per sempre – nonostante i virologi più accreditati avessero messo in guardia chi di dovere su quanto sarebbe stato difficile questo inverno – oggi ne paghiamo le tragiche conseguenze.

Ci stiamo, infatti, avvicinando al famigerato “Scenario 4” dell’emergenza Covid. L’ultimo, il piu’ grave previsto, caratterizzato da una “situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo” ed indicato nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19”, redatto da ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Si avvicina cioè lo scenario più critico che, secondo il documento, si riferisce a “una situazione non gestibile con le misure straordinarie già messe in atto”.

Tradotto: con i numeri sui contagi da coronavirus in costante crescita e il valore dell’indice di trasmissibilità Rt in salita, rischiamo un secondo lockdown nazionale. E’ infatti molto probabile, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, che il valore di Rt abbia superato l’1,5 registrato la scorsa settimana e riferito al periodo 12-18 ottobre. Ciò per effetto del forte aumento dei casi. Proprio Rt sopra 1,5 è uno degli elementi che delinea lo scenario più grave dell’epidemia.

In buona sostanza se questa situazione dovesse continuare per due settimane o più, scattano delle “misure di contenimento aggressive”: limiti agli spostamenti e lockdown.

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6 Responses

  1. Ale S. ha detto:

    Non ce lo vogliono dire ma il nuovo lockdown è a un passo, se parziale o totale lo vedremo nelle prossime ore.

    Non lo dicono chiaramente, e prendono tempo per farlo, perché richiudere l’Italia non solo è un suicidio economico, ma è la prova provata che il governo ha fallito, che le misure fin qui prese si sono dimostrate sbagliate o inadeguate. Poco importa che Francia e Germania si stiano avviando sulla stessa strada, ognuno giudicherà i propri governanti. «Così fan tutti» non è una risposta politica ma una scusa, un paravento dietro il quale nascondersi per non affrontare la realtà.

    Con il senno di poi la storia poteva andare diversamente o forse no, è possibile che questo virus al momento sia davvero più forte del miglior scienziato e del politico più esperto. Ma ciò non toglie che la serie di errori, corbellerie e indecisioni inanellate una dopo l’altra da gennaio a oggi non possa o debba restare impunita e senza responsabili. C’è modo e modo di perdere una guerra, e noi la stiamo perdendo davvero male. Non lo diciamo solo noi, è un giudizio che sta prendendo corpo e voce anche dentro la maggioranza stessa, oggi più che mai tenuta insieme solo ed esclusivamente dal collante del potere fine a se stesso.

    Nel 2011 il governo Berlusconi non riuscì a fermare il virus dello spread, rispetto al quale non aveva particolari colpe, e prima il presidente della Repubblica e poi Berlusconi stesso ne presero atto e il governo si dimise con un atto di grande senso di responsabilità e dignità. Conte oggi è nella stessa situazione e, per quanto cerchi di resistere, il suo destino è segnato: passerà alla storia, giustamente o ingiustamente non importa, come il premier che ha affondato il Paese per non prendere atto che la salvezza passava, non solo ma anche, da un cambio di guida dell’Italia. Mi sembra di capire che abbia nei fatti respinto anche l’ultimo generoso appello delle opposizioni e in particolare di Berlusconi, a cambiare strada e condividere davvero la gestione dell’emergenza.

    Se neppure nella maggioranza credono a ciò che decidono e approvano perché mai dovremmo crederci noi, che quei provvedimenti li abbiamo accolti con scetticismo. Ma soprattutto, perché mai gli italiani dovrebbero avere fiducia e obbedire agli ordini manco fossero soldatini stupidi.

  2. Romina Rm ha detto:

    Si scopre adesso che, stando allo studio di Altamedica, il 97% dei contagiati non aveva frequentato ristoranti; il 94% non aveva frequentato cinema e teatri; il 95% non aveva frequentato le palestre. Il 58% al contrario aveva utilizzato il trasporto pubblico. Dati scientifici, a disposizione di tutti. Dati che danno la cifra di quanto il governo agisca alla cieca, senza riuscire ad individuare i veri centri del contagio.

  3. Elena S. ha detto:

    Inutile girarci intorno, la settimana prossima ci chiudono. L’unico dubbio è se sbarrano anche le scuole. Da Zingaretti in giù tutti a chiedere responsabilità alle opposizione.

  4. NoTax ha detto:

    Purtroppo in Italia la curva dei contagi è l’unica cosa a salire, dopo le tasse naturalmente!

  5. Giacomo-TO ha detto:

    E’arrivato San Covid, il patrono del M5S e della poltrona.
    Grazie a San Covid non è possibile andare a votare, non è possibile fare nulla, soltanto sorbirci tutti i DPCM – non leggi ma atti amm.vi – dall’ineffabile CONTE che qualcuno saggiamente ha posto al timone di una nave che sta per sfracellarsi sugli scogli. L’importante è il seggio per gli ex disoccupati ora Casta al potere.
    Siamo messi malissimi.

  6. Elviretta ha detto:

    Purtroppo non solo ci tocca pagare le tasse per le loro inefficienze, ma adesso ci tocca pure pagare un altro prezzo : quello degli arresti domiciliari! Logicamente sempre a causa della loro”inadeguatezza”!

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