Fare la spesa per alimenti e altri generi di consumo per la persona e la casa è davvero una bella impresa, almeno quando si hanno problemi di budget familiare e si vuole far quadrare i conti a fine mese. Ma risparmiare in questo settore, senza rinunciare alla qualità e alla freschezza dei prodotti, è ancora possibile. Basta solo fare un pò di attenzione e ‘testare’ i vari prodotti, anche di marche non troppo conosciute e pubblicizzate, pure a rischio di prendere qualche fregatura. Anche se per evitare di prendere la classica ‘sola’, il passaparola è un eccellente antidoto! Comunque sia, per quanto attenti e selettivi si possa essere, obiettivamente ci sono nel Belpaese città molto care, dove fare la spesa costa decisamente di più, e città dove, invece, si fanno acquisti davvero a buon mercato. Pistoia è la città dove più conveniente fare “la spesa”: qui in un anno una famiglia spende 5.876 euro. La situazione è analoga anche a Firenze e Pisa: tutte città toscane dove la concorrenza impone un abbassamento dei prezzi dei punti vendita. Molto buoni i prezzi anche a Cuneo e Verona: qui la spesa costa circa 6.000 euro. Tra le città più care, invece, troviamo Ragusa, Messina, Sassari, Siracusa, Reggio Calabria e Aosta. Le grandi città si posizionano tutte poco sopra la media nazionale: Napoli, Torino poco meglio di Milano e Roma. Ma la città più cara in assoluto è Aosta, con 6.850 euro per la spesa-tipo. A tracciare la ‘mappa della convenienza’ per le famiglie italiane alle prese con la spesa quotidiana è Altroconsumo, con la 24ª edizione dell’inchiesta annuale sui supermercati. L’Associazione dei consumatori ha infatti monitorato quasi un milione di prezzi, in un’inchiesta che ha coinvolto 907 punti vendita di 68 città italiane e dalla quale è emerso che una famiglia, scegliendo bene dove andare a fare la spesa, può arrivare a risparmiare quasi 1.500 euro in un anno. Il paniere di prodotti preso per il confronto sui prezzi comprende 482 prodotti di marca: quelli maggiormente acquistati dalle famiglie italiane tra alimentari, prodotti per l’igiene personale e per la casa. Se si sceglie invece di acquistare prodotti a marchio commerciale o non di marca negli hard discount il risparmio sulla spesa finale cresce ulteriormente, superando anche il 50%. Nelle possibilità di risparmiare quando si fa la spesa non gioca solo la tipologia del punto vendita e l’insegna. Scegliere se approfittare delle offerte, oppure abbandonare il prodotto di marca, può aiutarci a spendere meno. Le promozioni permettono di risparmiare il 22%. Gli sconti, però, vanno scelti con moderazione. Altroconsumo ha confrontato il costo di una spesa fatta nel punto vendita più economico di una città con una spesa ottenuta a base di promozioni. In media, si otterrebbe un risparmio quantificabile in 60 euro l’anno: risparmio che verrebbe eroso dagli spostamenti in auto. A conti fatti, perciò, piuttosto che inseguire i ribassi stagionali, conviene andare con costanza nei negozi in cui la spesa costa meno tutto l’anno. Lo segnala l’associazione dei consumatori secondo la quale ”risparmiare è possibile”. Quindi scegliete il punto vendita meno caro nella vostra città e siate costanti nel frequentarlo, invece che seguire lo specchietto per la allodole dell’offerta speciale o il classico “paghi uno, porti via due”.
Città – Spesa in euro
1) AOSTA 6.850
2) ROMA 6.611
3) GENOVA 6.577
4) ANCONA 6.560
5) TRIESTE 6.559
6) CAGLIARI 6.546
7) PALERMO 6.511
8) POTENZA 6.505
9) PESCARA 6.499
10) MILANO 6.463
11) BOLOGNA 6.439
12) VENEZIA 6.406
13) TORINO 6.397
14) NAPOLI 6.395
15) TRENTO 6.392
16) CAMPOBASSO 6.382
17) BOLZANO 6.297
18) BARI 6.268
19) CATANZARO 6.239
20) PERUGIA 6.197
21) FIRENZE 5.911
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