Impariamo a riflettere.

di Maria Pia Caporuscio. Perché la classe politica tranne il M5S sta stracciandosi le vesti alle parole di Piercamillo Davigo quando da anni la popolazione urla le stesse identiche parole nelle manifestazioni di protesta e Beppe Grillo lo fa col megafono? La verità è che se ne fottono di quel che il popolo dice e definiscono populista chiunque osa farlo, mentre sentirselo dire da uno di loro, che arriva a denunciarli piuttosto che adeguarsi al sistema, li fa impazzire.
 Non riescono a capacitarsi che possa esserci (tra loro) una persona con la schiena dritta, incorruttibile e al di sopra di ogni sospetto. Accusare il magistrato di provocare “lacerazioni pericolose” tra i poteri dello Stato è semplicemente ridicolo: i poteri devono essere in contrasto altrimenti a cosa servono? Inoltre per chi sarebbero pericolose queste “lacerazioni”? Per gli interessi degli italiani o per i loro interessi? Vorrebbero negare che in questo paese ogni tipo di opera pubblica costa il triplo rispetto agli altri paesi? Non è forse vero lo scambio di favori con le mafie in cambio di voti? Non è vera la concessione di appalti ad amici e conoscenti per le stesse ragioni? Non è vero che ogni giorno si scoprono decine di crimini contro lo Stato? Oppure si è inventato tutto Davigo, anche le mazzette che i politici incassano? Sono bugie le leggi ad personam? La prescrizione, la cancellazione di reati gravissimi che riguardano la classe dirigente? E’ un’invenzione la pretesa che la legge deve mirare all’autoassoluzione dei loro crimini? Qui non esiste alcuna ingerenza: un magistrato che indaga e processa un politico fa il suo mestiere, mentre un politico che non vuole essere indagato rinnega il suo mestiere e il promuovere leggi per bloccare il normale corso della giustizia ne è la prova. Questi signori vorrebbero subordinare la giustizia asservendola al più forte, depenalizzato i reati della casta e tacitando i magistrati quando debbono urlare per difendere la popolazione dagli abusi di potere. Qui non si sta alimentando alcun conflitto, qui si vuole evitare che i politici abusino del bene pubblico e quando parlano di “barbarie giustizialista” bestemmiano calpestando la giustizia e l’onestà. Inutile negarlo l’illecito è diventato il modello non più tollerabile della classe politica, sia per l’immorale indecenza che per i danni che provoca. Mentre la popolazione si alza in piedi dinanzi ad un moderno “Salvatore”, la classe dirigente (alla pari dei giudei) intende crocifiggerlo di nuovo, in collaborazione con la stampa. Riflettiamoci bene su ciò che sta accadendo, dobbiamo essere grati a Piercamillo Davigo per l’onestà intellettuale e morale nel denunciare i sofismi del potere, nel cercare di fermare l’infernale macchinazione (messa in atto proprio da quelli che paghiamo milioni) per danneggiare l’Italia e gli italiani!

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