Il M5S taglia le bollette d’oro di Montecitorio. E a quando il taglio degli stipendi d’oro dei dipendenti di Camera e Senato?

di Riccardo Fraccaro M5S Camera. Sapete quanto spendiamo ogni anno per le bollette della camera dei deputati? 6 milioni di euro. 6 milioni di euro è la cifra che spende, per luce acqua e gas in un anno, una città di 200mila anime. Quindi una quantità enorme di soldi letteralmente gettata dalla finestra, di cui nessun partito in questi anni si è occupato. Solo il Movimento 5 stelle ha deciso di dare un taglio alle bollette d’oro di Montecitorio.Abbiamo proposto e ottenuto l’istitutzione di un gruppo di alvoro che si occupasse di risparmio energetico alla Camera. Un piano energetico che ha portato all’istituzione di una convenzione con altri enti pubblici GSE, Enea università di Trento, università
“La Sapienza” di Roma, tutti enti che hanno messo a disposizione completamente gratuitamente i loro docenti e i loro tecnici per fare che cosa? Una diagnosi energetica dei 5 palazzi della Camera. La diagnosi energetica è l’operazione che ci permette di capire quali interventi di riqualificazione dobbiamo fare. Questi interventi verranno fatti e si ripagheranno con il risparmio energetico ottenuto. quindi Un’operazione totalmente a costo zero per i cittadini, che va replicata presso tutte le pubbliche amministrazioni d’Italia. Abbiamo bisogno di un piano nazionale per la riqualificazione energetica, un piano che porterà enormi benefici: meno bollette, quindi meno tasse, più investimenti, migliaia di posti di lavoro, una riduzione delle emissioni climalteranti e quindi meno inquinamento, una minore dipendenza energetica dai Paesi esteri. E’ un atto concreto perché concretamente stiamo già costruendo, partendo da Montecitorio, l’Italia che vogliamo, l’Italia 5 stelle. E siamo solo all’opposizione. Pensate quando saremo al governo.
______________________________________________________________________________
STOP ASSICURAZIONI D’ORO AI PARLAMENTARI. di Riccardo Fraccaro.  Non bastano gli stipendi a doppia cifra che paghiamo agli onorevoli ogni mese. Non bastano i milioni di euro che si intascano i partiti ogni anno. I cittadini italiani pagano ai deputati pure l’assicurazione. Ma non parliamo della classica assicurazione sugli infortuni sul lavoro, quella che vale per tutti i lavoratori, tutti noi paghiamo agli “onorevoli” un’assicurazione per morte, malattia e infortuni che scatta anche in caso di (attenzione, durante la lettura potreste essere colti da improvvisi e violenti attacchi di risa e/o di ira furibonda): – asfissia, l’avvelenamento, le intossicazioni e/o le conseguenze prodotte da inspirazione e/o indigestione e/o assorbimento e/o contatto di gas c/o vapori e/o orazione; – punture e morsi di animali; – malattie tropicali (compresa la malaria) e il carbonchio; – affogamento ed embolia per pressione d’acqua; – conseguenze di sforzi e/o movimenti propri; – ernie addominali di causa fortuita, violenta ed estrema. Limitatamente al caso di invalidità permanente, con l’intesa che, qualora l’ernia, anche se bilaterale, risulti obiettivamente non operabile, verrà corrisposto solamente un indennizzo non superiore al 10% della somma assicurata per il caso di invalidità permanente totale; – quelli (infortuni, ndr) conseguenti ad escursioni in montagna senza scalate di rocce o accesso a ghiacciai; – conseguenze fisiche di operazioni chirurgiche e di altre rese necessarie da infortunio; – quelli derivanti da colpi di sole o di calore, da assideramento o dagli altri effetti della temperatura, nonché da fulmine, scariche elettriche, grandine e vento; – quelli derivanti da calamità naturali quali ad esempio: movimenti tellurici, terremoto, bradisismo, inondazioni, alluvioni ed eruzioni vulcaniche e quelli che avvengono in aree sinistrate; – quelli subiti in stato di ebbrezza, malore o di incoscienza; – quelli subiti in occasione di arenamento, affondamento o naufragio del mezzo di trasporto, o di evento catastrofale, anche in quei casi in cui tali avvenimenti non siano la causa diretta dell’infortunio ma, in conseguenza della zona, del clima o di altre situazioni concomitanti, l’Assicurato si trovi in condizioni tali da subire le lesioni permanenti; – quelli subiti in occasione di insurrezione, sommosse, tumulti popolari, rappresaglie faziose, legittima difesa e atti di solidarietà umana, aggressioni, atti vandalici e dolosi, terrorismo, atti di violenza anche se conseguenti a fatti di carattere politico e/o sociale e/o sindacale, rapina, tentata rapina, sequestro di persona, sabotaggio e dirottamento anche di aeromobili; – quelli imputabili a colpa grave dell’Assicurato stesso o del beneficiario Per tutti questi casi, scuciamo di tasca nostra 350 mila euro ogni anno mentre ci tagliano i fondi alla sanità, chiudono gli ospedali, aumentano i costi per i servizi sanitari e dobbiamo pure pagargli l’assicurazione se prendono un colpo di sole ai caraibi. Un privilegio insopportabile I deputati si paghino di tasca propria l’assicurazione sulla vita, visto che al contrario della stragrande maggioranza dei cittadini se la possono permettere. Siamo alle solite: pensano solo a se stessi e se ne fregano dei cittadini e delle loro necessità. Abbiamo presentato un ordine del giorno al bilancio della camera per abolire questo privilegio. La casta resiste, ma noi siamo più forti. Se non volete pagare i loro privilegi fatevi sentire: mandate il vostro messaggio su twitter con l’hashtag #NonPagoPerLaCasta.

______________________________________________________________________________

UNA DOMANDA ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTA. On. Riccardo Fraccaro, va bene tagliare “le bollette e le assicurazioni d’oro” di Montecitorio, ma perchè non parlate anche di come e quando tagliare gli “stipendi d’oro” dei dipendenti di Camera e Senato? Pertanto, possiamo rivolgere anche a Lei, come già fatto, per altro invano, al suo collega di partito nonchè Vice Presidente della Camera Onorevole Luigi Di Maio, la fatidica domanda ancora in attesa non solo di una risposta da parte del MoVimento5Stelle, ma soprattutto di adeguati provvedimenti legislativi: “Perché un dipendente della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica – a parità di grado, anzianità e titolo di studio – deve percepire uno stipendio 10volte maggiore di un altro dipendente pubblico?”. Attendiamo “sempre” una Vostra cortese risposta. Grazie.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *