Il dopo voto. Basta divisioni: è l’ora del fare!

di Antonello Laiso. A pochi giorni dall’esito elettorale assistiamo già alla fine di quella credibilità e quella forte coesione che era stata tanto sbandierata da i due poli, sembra che tale sia durata il tempo necessario per quella maschera servita solo per noi elettori.

Già si parla di un possibile appoggio esterno poiché non ci si mette d’accordo sui ministri e ministeri, i migliori ovviamente da assegnare.

Ben sappiamo i ministeri più rilevanti fanno non solo più audience ma portano quel potere intrinseco sia a chi li conduce sia al partito che acquista quel ‘importanza che porta voti.

Lasciamo a parte perché siamo gentiluomini alcuni rappresentanti deputati che sono ritornati in parlamento  anche dopo condanne, il che di certo non allieta chi crede in quella politica giusta.

Vogliamo sperare che queste del disaccordo velato dopo le elezioni non sono le intenzioni, e che non si facciano i capricci come bambini per questo o quel ministero, che la nostra politica insieme a quella Europea saprà contrastare una crisi senza precedenti, che quelle promesse tanto sbandierate per due mesi siano mantenute.

Ciò per il bene del Italia, per il rispetto di  quei patrioti le cui lapidi  sono sparse per la nazione e per i nostri figli.

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4 Responses

  1. Danilo ha detto:

    Ho trovato alcuni commenti piuttosto confusi da parte di alcuni canali stranieri riguardo ad un ipotetico fallimento della banca d’Inghilterra. In primo luogo, una banca centrale non può fallire perché essa crea la sua stessa moneta. Quando stampi i tuoi soldi non puoi mai andare incontro ad una assenza di liquidità. In secondo luogo, la banca d’Inghilterra sta semplicemente comprando i titoli del debito pubblico per abbassare i tassi di interesse dei titoli di Stato e ridurre così la spesa per interessi. Si chiama in gergo tecnico monetizzazione del debito. La faceva anche la banca d’Italia fino al 1981, prima del famigerato divorzio deciso con un colpo di mano da Ciampi e Andreatta. È quello che dovrebbe fare l’Italia per uscire dal pantano ed è la ragione per la quale Meloni andrà a fondo molto presto. Lady Aspen non può e non vuole riprendersi gli strumenti di politica economica necessari per ricostruire la crescita economica.

  2. Remo ha detto:

    Il vero Matteo Salvini non è quello che si è visto negli anni precedenti. Non è il Salvini del “basta euro”. Quella non è stata altra che una operazione di marketing allestita dallo stesso Morisi, il misterioso suggeritore mediatico di Salvini, per veicolare la falsa immagine della “Lega sovranista”. Il vero Salvini è questo. È quello che dichiarava di volere l’euro perché Milano è “Europa” mentre il resto d’Italia non lo sarebbe. Il vero Salvini è quello che ha sempre difeso la moneta unica e tutti i poteri finanziari che hanno messo in atto l’omicidio economico di questo Paese.

  3. Fanny ha detto:

    Occorre tenere a mente che il principio sul quale è fondata la massoneria è quello del ricatto. In ogni parte del mondo, i politici che vengono reclutati da questa società segreta vengono sottoposti a delle prove per testare la loro fedeltà alle logge. Le prove consistono spesso nell’esecuzione di crimini e aberrazioni di carattere sessuale per valutare quanto il candidato sia disposto ad obbedire pur di salire la gerarchia della scala massonica. Tanto più il candidato dimostra di essere disposto a servire ciecamente l’organizzazione, tanto più in alto salirà. I padroni delle logge, che spesso superano persino il 33° grado, in questo modo sono sicuri di poter controllare gli adepti minacciandoli di esporre i loro scandali qualora si dovessero mostrare recalcitranti nell’eseguire gli ordini. L’unica maniera per spezzare le catene è quella di un pentimento spontaneo e sincero che implica una denuncia dei propri crimini assieme a quelli dei signori delle massonerie. Il Nuovo Ordine Mondiale non vuole uomini liberi, forti e indipendenti. Vuole schiavi deboli e ricattabili.
    (Cesare Sacchetti – TELEGRAM)

  4. Tommy ha detto:

    Draghi era l’ultima spiaggia dello stato profondo italiano. La Meloni, l’ultimissima che sembra destinata a durare un battito di ciglia. Dopo di lei, non c’è più nulla. La classe politica attuale sparirà. L’Italia sta attraversando un guado dove dall’altra parte non ci sarà più ciò che c’era prima.

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