di Marianna D’Antona. Trascorriamo ore davanti al computer e cellulare, soprattutto noi giovani, generazione nata con la tecnologia tra le mani e informazioni con un click.
Negli ultimi anni però la situazione sta degenerando: i social dovrebbero essere un luogo che accomuna gli individui, che fa sentire meno la distanza nel mondo, che ti fa sentire vicino a tutto e tutti, invece no, è diventato luogo di odio e invidia.
Ostentare le proprie qualità e competenze, giocare a braccio di ferro con i deboli, insultare e umiliare giovani e donne è quotidianità.
La situazione è preoccupante sapete perché? Perché non ci impressiona più niente e nessuno. Non ci impressiona l’uomo che umilia una donna, basta un “hashtag” per trasmettere la vostra solidarietà, non ci impressiona l’odio nei confronti dei diversi, non ci impressionano le scene di guerra pubblicate online come se fosse normale.
Non ci impressiona davvero più nulla, siamo cinici della nostra stessa realtà. La verità è che i social ci stanno dividendo, ci stanno allontanando dal mondo reale, siamo omologati in una dimensione di critica ed egoismo immotivato.
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