Hamas, ovvero il velo della cecità.

di Luciana Piddiu. La morte di una persona cara mette completamente a nudo il nostro essere. Il primo impatto è quello di sentirsi venir meno per l’incredulità: la persona amata -fino a ieri piena di vita-giace afflosciata come una marionetta.
E tuttavia, come ha detto il padre di Giulia Cecchettin: ”Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile. Non te ne fai una ragione”.
Che cosa è dunque inconcepibile ? E’ il  MODO DELLA MORTE, la violenza sanguinaria e la ferocia delle coltellate.
Questa considerazione evoca in qualche modo le parole di Francesca da Rimini nel suo colloquio col pellegrino Dante (v Canto dell’Inferno):
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Francesca sembra soffrire ancora per il modo violento della sua morte più che per le pene dell’Inferno a cui è condannata.
Questo preambolo per confutare una volta per tutte il parallelismo che viene istituito da parte di intellettuali, artisti politici ,opinionisti (?) tra quanto accaduto il 7 Ottobre per mano di Hamas nei Kibbutz confinanti con la striscia di Gaza e le successive azioni militari israeliane.
Nessuno mette in dubbio l’atrocità della guerra in sé che-per quanti sforzi vengano fatti da parte dell’esercito di Israele-finisce per coinvolgere anche i civili, innocenti e non, ma è pura ipocrisia ,frutto di una visione ideologica settaria, non vedere la differenza nei modi della morte.
Essere uccisi da qualcuno che gioisce, esulta ,brinda e fa baldoria con occhi sfavillanti per l’ebbrezza dell’adrenalina nell’infierire  sui corpi di neonati ,giovani donne e bambine ,vecchi e disabili non è la stessa cosa che morire sotto una bomba.
Mente chi dice il contrario citando la sproporzione nel numero delle vittime e finendo per considerare carnefici le vittime di quegli assassini che hanno negli occhi la goduria dell’onnipotenza di infliggere la morte agli inermi.
Solo ad Israele si chiede moderazione nella risposta militare. I civili palestinesi, che in molti casi hanno festeggiato il massacro con dolci e pasticcini non devono subire alcuna conseguenza.
Ma quando gli alleati bombardavano senza tregua Berlino e Dresda c’è stato qualcuno che si è preoccupato dei bambini tedeschi colpiti dalle bombe che-certamente data l’età- non erano responsabili delle atrocità commesse dalle SS e dal regime nazista?
La guerra-duole ammetterlo-è tremenda ma a volte necessaria .Lo è stata per abbattere il nazismo, lo è stata per distruggere il Califfato in Siria.In quel caso non abbiamo visto mobilitarsi nessuno per salvare donne e bambini di Daech.
Per essere più chiara mi servirò delle parole dello scrittore Tahar Ben Jelloun.
”Io, arabo e musulmano di nascita ,non riesco a trovare le parole per dire quanto sono inorridito da ciò che i militanti di Hamas hanno fatto agli ebrei. La brutalità non ha scuse né giustificazione. Le immagini che ho visto mi hanno toccato nel profondo della mia umanità. Credo che possiamo resistere e lottare contro la colonizzazione ,ma non con questi atti di grande ferocia.
La causa palestinese è morta il 7 Ottobre 2023,assassinata da elementi fanatici impantanati in una ideologia islamista della peggior specie .Hamas è nemico del popolo palestinese .Non è solo nemico del popolo israeliano. Un nemico crudele, senza alcun senso politico ,manipolato da un paese dove le giovani donne che si oppongono vengono impiccate per la mancanza di un velo in testa.
La presa degli ostaggi e la richiesta di riscatto non fa che esacerbare la rabbia di tutti noi.
E’ difficile credere che questi uomini abbiano fatto tutto questo per ‘liberare’ un territorio.
No, la guerra si combatte fra soldati ,non uccidendo civili innocenti.
(Questa) è una ferita per tutta l’umanità. NO, questa è una lotta che non fa loro onore….. NO, agli applausi in certe capitali arabe( e non solo).Prima o poi a pagare questo pesante conto sarà la popolazione palestinese.” Le Point ,13 Ottobre
Chiaro e forte va detto che un conto è la guerra ,un altro è un pogrom.
Senza considerare che nel caso delle adolescenti e giovani donne, alla violenza sessuale alla ferocia sanguinaria  si è aggiunto il vilipendio dei cadaveri. Sui loro corpi si è urinato, sputato e ,dulcis in fundo, son stati mutilati e smembrati ed esibiti come trofeo coram populo.
Se Hamas ,che ha esercitato il suo controllo su Gaza dopo il ritiro degli israeliani nel 2005 e la sconfitta degli avversari dell’OLP ,avesse avuto a cuore la costruzione dello stato di Palestina, avrebbe usato le ingenti risorse afferite da ogni parte del mondo per costruire l’ossatura di base del futuro stato puntando su istruzione e conoscenza, produzione di acqua potabile, agricoltura avanzata ecc.
Viceversa le risorse finanziarie sono state usate, secondo uno schema simil-mafioso di taglieggiamento (vedi analisi di F.Fubini ) per accumulare ingenti patrimoni miliardari in favore dei capi delle varie fazioni e soprattutto per costruire cunicoli sotterranei sotto Gaza city dove accatastare armi e strumenti di morte con l’ obiettivo dichiarato di distruggere gli ebrei e lo stato di Israele.

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