Habemus Italicum.

Abbiamo l’Italicum. Una legge elettorale fresca di voto di fiducia che consentirà a “lorsignori” di spartirsi i seggi in parlamento ed il controllo del Paese intero secondo volere e convenienza delle segreterie di partito. Ma abbiamo pure e senza bisogno di nessun intervento legislativo la disoccupazione più alta della nostra storia, la tassazione più gravosa di tutti i tempi a fronte di servizi ed infrastrutture che stanno franando tra l’incuria delle istituzioni e l’inadeguatezza della classe dirigente, gli stipendi e le pensioni più basse d’Europa per chi vive di busta paga. Ma tutto passa in secondo piano perchè finalmente abbiamo una legge elettorale che saprà darci “un vincitore” anche se a votare sono meno della metà
degli aventi diritto, anche se di quella metà solo un esiguo 20% barrerà sulla scheda elettorale un simbolo piuttosto che un altro. Stabilità e governabilità, dicono i renziani. Ma non hanno fatto i conti con le correnti e gli spifferi che soffiano al Nazzareno. Anche con un siffatto premio di maggioranza (340 seggi su 630) la stabilità di ogni governo sarà sempre sotto botta delle correnti di partito. Essere uniti è difficile per noi italiani, per i politici è praticamente impossibile. Comunque, che Italicum sia! Eccolo, in pillole:
IN VIGORE DAL LUGLIO 2016: la legge vale solo per la Camera ed entrerà in vigore solo nel luglio 2016, data in cui si pensa che sia stata approvata la riforma costituzionale, che prevede un Senato non più elettivo.
PREMIO MAGGIORANZA: l’Italicum assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si svolge un secondo turno tra i due partiti più votati, per l’assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti.
SBARRAMENTO AL 3%: entrano alla Camera tutti i partiti che abbiano superato il 3%.
100 COLLEGI: l’assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7 deputati.
PREFERENZE E CAPILISTA: nei 100 collegi ciascun partito presenta una lista di 6-7 candidati: il capolista è bloccato (cioè è eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre le preferenze valgono solo per gli altri candidati.
VOTO DI GENERE: sono possibili due preferenze, purchè la seconda sia di genere diverso dalla prima.
ALTERNANZA UOMO-DONNA: le liste devono esser composte in modo da alternare un uomo ad una donna. Nell’ambito di ogni circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.
MULTICANDIDATURE: è possibile che un candidato si presenti in più collegi, fino ad un massimo di 10.
SCHEDA: la scheda vedrà a fianco del simbolo di ciascun partito il nome del capolista bloccato, e due spazi dove scrivere le due eventuali preferenze.
TRENTINO ALTO ADIGE / VALLE D’AOSTA: in Trentino Alto Adige e nella Valle d’Aosta si vota con i collegi uninominali, come il Mattarellum.
ERASMUS: potranno votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all’estero per almeno tre mesi o per motivi di studio (per esempio l’Erasmus), per lavoro o per cure mediche.

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