Grandi attori, piccoli politici.

I tempi sono cambiati e gli uomini pure e la politica e i politici anche. Impensabile riportare ad oggi, nell’epoca dei social media e di internet, della Tv urlata dei talk show e della propaganda mediatica,  un Alcide De Gasperi, un Benedetto Croce o, che so io, un Giulio Andreotti. Come è altrettanto improponibile un Di Battista, un Matteo Renzi o un Matteo Salvini catapultati in una tribuna elettorale condotta dal mitico Ugo Zatterin. Oggi il politico è prima di tutto un attore, più comico che drammatico, uno che sa reggere i primi piani e prevaricare con la sua voce,
più che con le sue idee, l’interlocutore presente in studio. Insomma, l’ideologia è morta e non contano più le idee e i programmi del partito, ma chi urla di più: chi fa più audience riesce anche a prende più voti! Il politico di oggi non è uno che parla con i fatti e con gli obbiettivi raggiunti nell’interesse della collettività, ma uno dalla battuta pronta e dalla lingua svelta, un rullo compressore che deve asfaltare di chiacchiere chiunque gli siede di fronte, avversari politici e telespettatori. Non è un caso che gente come Silvio Berlusconi, Beppe Grillo e Matteo Renzi – gente e battute comiche sottratte al mondo dello spettacolo – la stanno facendo da padrone, spartendosi l’elettorato. Persino i 5stelle, che all’inizio avevano imposto ai propri rappresentanti il divieto assoluto di partecipare ai programmi televisivi, oggi hanno compreso l’importanza del piccolo schermo e hanno lasciato la tastiera del computer per presidiare a tempo pieno le Tv. ‘Loro’, insomma, i politici, fanno il loro mestiere, ovvero quello di attori, con un copione da recitare e non un programma politico e una visione della vita da realizzare. ‘Noi’, i cittadini, ci limitiamo a fare i telespettatori di questo squallido spettacolo, trascurando il nostro mestiere, quello di elettori: dovremmo cambiare canale di fronte a certe sceneggiate e votare persone serie, rappresentative, competenti, oneste e capaci! Ma se così vanno le cose, se eleggiamo attori e comici a rappresentarci, è perché anche per ‘Noi’ è più importante una barzelletta o una battuta sparata in prima serata, piuttosto che una strada senza buche e senza immondizie.

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