Fiat impacchetta le auto straniere dei dipendenti: Così mi spezzi il cuore!

Cosa non si fa per salvare il budget… “Così mi spezzi il cuore”. Questo il messaggio forte e chiaro da parte dei vertici della Fiat indirizzato ai propri dipendenti dello stabilimento Mirafiori che hanno tradito il marchio Torinese preferendo automobili straniere, certamente più economiche e performanti di quelle prodotte da Marchionne a mezza strada tra il Vecchio continente e gli Stati Uniti. Tant’è che finito il consueto orario di lavoro, i dipendenti Fiat sono scesi nel parcheggio e hanno trovato la loro auto impacchettata nel cellofan e arricchita da un cuore spezzato. Un invito al personale dotato di un veicolo della concorrenza ad acquistare i prodotti di casa Fiat attraverso una speciale promozione. “Vederti con un’altra ci ha spezzato il cuore… Ma nonostante ciò continuiamo a pensare a te”, si legge nella ‘dichiarazione d’amore’ che si traduce in ‘Parking marketing’. E adesso dopo Mirafiori pure gli impiegati Telecom con abbonamento Omnitel si ritroveranno il cellulare impacchettato e infiocchettato da un cuore spezzato?
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LA T-SHIRT DEL CASSINTEGRATO. Dopo i cuori spezzati della Fiat sulle auto extra-gruppo e quelli dei cassaintegrati che si sono impacchettati davanti alla fabbrica, un altro cuore infranto ha varcato i cancelli della Fiat di Pomigliano: un operaio di 37 anni, in cig dal giugno del 2008, ha indossato una t-shirt con il disegno di un cuore infranto e la scritta “6 anni fa mi hai mollato e di me non ti è mai importato. In terra straniera sei andato ed a me il cuore hai spezzato”.

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