Draghi: la persona giusta, al posto giusto e nel momento giusto!
di Redazione. Impazza il toto-ministri. Sarà un governo tecnico, politico o un governo misto? Ci saranno ministri della Lega insieme a quelli del PD che a loro volta siederanno in Cdm con i ministri di Grillo e di Berlusconi?
State sereni! Quello guidato da Mario Draghi non sarà un governo divisivo. Sarà un governo che non si metterà di traverso nè al suo esterno, con l’Europa, gli Stati Uniti, la Russia e la Cina, nè tantomeno sul fronte interno, con i partiti e i partitini che tirano acqua ognuno al proprio mulino.
Nel programma di Mario Draghi, infatti, non ci saranno temi divisivi come ‘flat tax’, ‘quota 100’, ‘immigrazione’, ‘prescrizione’ e ‘reddito di cittadinanza’.
Sarà un governo con tre fondamentali obiettivi da raggiungere:
- il contrasto al Coronavirus, con la messa punto della campagna di vaccinazione,
- la ripresa economica del Paese legata a doppia mandata allo sviluppo e alla gestione del Recovery Plan e dei relativi progetti mirati a riformare pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco,
- portare alle urne gli italiani e l’ex Bce al Quirinale entro e non oltre la metà del prossimo anno.
Draghi salirà al Colle non prima di giovedì pomeriggio. Probabile anche venerdì mattina. Perchè lui, senza alcun portavoce alle spalle, lui che non cerca i riflettori dei media, distante anni luce dai talk show e dai social, osserva, ascolta, attende persino che i grillini facciano i loro comodi su Rousseau, ma poi ‘decide’!
Dirigere una banca è cosa completamente diversa dal dirigere: un Comune, una Regione, un Paese.
Un banchiere non si occupa di immigrazione, un politico SI.
Essere stato un grande banchiere non significa essere un grande politico
C’è ancora qualche povero illuso che pensa che potrebbe emergere il NO al Governo Draghi dalla votazione su Rousseau?
Giusto o sbglaito che sia è quello che ci siamo meritati per aver messo il Paese nelle mani di certa gente!
Draghi è stato chiamato per completare il programma lacrime e sangue imposto dalla Troika, che ha generato sofferenze indicibili a donne, vecchi e bambini in Grecia e in Italia con Monti e la Fornero.
Oramai l’Italia è una Repubblica Presidenziale non più parlamentare.
Peccato che in Italia manchino quei contrappesi che negli USA esistono per porre un limite al potere del Presidente.
Il Parlamento conta ormai poco un semplice notaro che ratifica le scelte dell’Esecutivo.