Dl Fare… fare meno fax negli uffici pubblici per salvare il Paese!

La Camera approva il decreto legge ‘Fare’: 319 sì, 110 no e 2 astenuti. Montecitorio chiude i battenti, e l’unica cosa che sa ‘fare’ sono appunto le valigie per andare a godersi, dopo 100 sudatissimi giorni di duro lavoro, le meritate vacanze. Ma molto probabilmente se la Camera fosse rimasta ancora aperta, per quello che i nostri ‘carissimi’ deputati hanno saputo ‘fare’, nessuno se ne sarebbe accorto! Imu, Iva, legge elettorale, finanziamento pubblico ai partiti, tagli ai costi della politica, evasione fiscale e debito pubblico, salari e pensioni, disoccupazione e precariato, sono tutti temi rimandati a settembre. Certo se il governo Letta pensa di risolvere i problemi dell’Italia e di rilanciare l’economia limitando l’uso del Fax nei pubblici uffici e salvando il “pastazzo” dal cassonetto dei rifiuti, bè, allora, nonostante l’afa di questi giorni d’agosto stiamo tutti più freschi! Ecco comunque i punti fondamentali del testo approvato: 
ADDIO FAX NELLA PA. Le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni potranno avvenire solo per via telematica, via posta certificata, e comunque è escluso l’invio di documenti ”a mezzo fax”. Priorità all’utilizzo dei prodotti open source. MANAGER PUBBLICI. Taglio compensi del 25% per manager delle società a controllo pubblico quotate e non quotate che emettono titoli non azionari, a qualunque titolo determinati, a partire dal prossimo rinnovo. DURT. Cancellato il nuovo certificato unico di regolarità tributaria. Resta la responsabilità solidale dell’appaltatore per i versamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti, lo stop vale solo per i versamenti Iva del sub-appaltatore. Diventa obbligatoria l’anticipazione del 10% dell’importo negli appalti. EXPO 2015. Iva al 10% per i biglietti di ingresso e possibilità per le società in house di stipulare contratti a tempo determinato al di fuori dei vincoli della spending review. EDIFICI. Semplificati gli adempimenti per le ristrutturazioni private. Basterà la Scia, ma i Comuni individueranno le aree dei centri storici da escludere, entro giugno 2014. Se non decideranno in tempo, e se non interverrà nemmeno la Regione, la parola passerà a un commissario ad hoc nominato dal ministero delle Infrastrutture. Niente obbligo di presentare il Durc (documento unico di regolarità contributiva) per i lavori privati fatti in proprio. BENI ESSENZIALI NON ESPROPRIABILI. Mef, Agenzia delle Entrate e Istat definiranno il paniere di ‘beni essenziali’ che saranno esclusi dalla possibilità di espropriazione da parte delle società di riscossione. ‘MORATORIA’ PER PAGAMENTI CONCESSIONI SPIAGGE. Stop fino al 15 settembre per il pagamento delle concessioni balneari. Nel frattempo dovrebbe arrivare una riforma complessiva. FONDO GARANZIA PMI E ACQUISTO BENI ‘IMMATERIALI’. Viene ripristinata al 50% la quota riservata agli interventi fino ai 500mila euro. Recuperata anche la riserva del 30% per la contro-garanzia dei Confidi. Cittadini e associazioni potranno versare contributi. Estese le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali anche ai beni ”immateriali ” come i software. AUTORITA’ TRASPORTI A TORINO. Fissata la sede della nuova autorità nel capoluogo piemontese. SINDACO-COMMISSARIO PER SICUREZZA SCUOLE. Poteri commissariali ai sindaci per gestire i 450 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole e per la realizzazione di nuovi istituti e si svincola la spesa per gli arredi scolastici dal patto di stabilita. INCOMPATIBILITA’. Si ‘salvano’ dall’incompatibilità fino al completamento del mandato i sindaci eletti prima di settembre 2011 (quando è entrata in vigore la norma) dei Comuni tra 5 e 20mila abitanti. Sopra questa soglia scatta l’ineleggibilità. SCONTO 30% MULTE PER PAGAMENTI ‘SPRINT’. Resta lo sconto sulle multe pagate entro i 5 giorni (saltata la previsione di ridurre la sanzione per i patentati ‘virtuosi’). DA DISMISSIONI ENTI 10% A TAGLIO DEBITO. Gli enti locali che dismettono patrimonio proprio dovranno destinare il 10% delle risorse al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. ENERGIA. La deduzione forfettaria per i gestori di carburante sarà calcolata sul volume d’affari. Esclusa la ‘strategicità’ della riconversione degli zuccherifici in centrali a biomasse. AGRICOLTURA. Semplificata la vendita diretta al pubblico da parte degli agricoltori. Il ‘pastazzo’ (sottoprodotto della lavorazione degli agrumi) sarà escluso dai rifiuti e potrà essere destinato ad uso agricolo e zootecnico.

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