Crisi di Governo: Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna!

di Redazione. Due gironi di diretta televisiva no-stop per seguire il voto di fiducia al governo: prima alla Camera e poi al Senato dove ieri sera il premier Giuseppe Conte ha ottenuto sì la fiducia, ma con numeri risicatissimi: 156 sì, 140 contrari e 16 astenuti (tutta Italia Viva). Dunque lontano dalla maggioranza assoluta di 161 e con bagarre finale sul voto in extremis di Ciampolillo e Nencini. Un aiuto è venuto dal senatore Cerno, rientrato nel Pd, e da due parlamentari di Forza Italia – Rossi e Causin – subito “messi fuori” dal partito dal vice presidente Antonio Tajani, assieme alla Polverini.

Numeri e alchimie politiche a parte e al netto della dichiarazione del presidente del Consiglio durante il suo intervento, “Se questo governo non avrà i numeri andrò a casa”, questo esecutivo dovrebbe comunque dimettersi perchè non rappresenta e non esprime più la volontà del ‘popolo sovrano’!

Troppe cose sono cambiate dall’ultima volta che gli italiani sono andati alle urne per eleggere questo parlamento.

A cominciare dai 5Stelle che hanno tradito il loro mandato elettorale e che sono diventati un partito come tutti gli altri, che hanno usato l’apriscatole per ficcarsi dentro i Palazzi Romani e incollarsi alle poltrone alla faccia del vincolo del doppio mandato e di tutti loro bla, bla, bla, sulla democrazia diretta, uno vale uno, mai alleati di nessuno, no al mercato delle vacche, ecc, ecc.
A seguire il PD che ha preso i voti degli italiani dicendo mai con i grillini ma che oggi tra scissioni e beghe interne si ritrova al governo a difendere la poltrona proprio insieme ai pentastellati, nemici di ieri, ma alleati di oggi.
E poi idem con la Lega che dopo aver tradito la coalizione del centrodestra e il voto dei cittadini è convolata a nozze con Di Maio e soci per poi finire col dimezzare il capitale di consensi ottenuto fino a quel nefasto abbraccio, rivelatosi mortale.
E poi con Forza Italia che vede alcuni dei suoi deputati eletti dagli italiani nel cartello dell’Uomo di Arcore – ormai ben oltre l’orlo del tramonto – migrare in ogni dove, da ultimo a votare la fiducia per questo governo gialloRosso.
Per finire con Fratelli d’Italia, l’unica formazione politica in grande e costante crescita che vorrebbe tradurre questi consensi in termini elettorali.

Insomma, l’architettura parlamentare è cambiata. Gli italiani hanno votato un certo Parlamento e adesso si ritrovano con un nuovo assetto parlamentare e con governi che no sono usciti dalle urne.

Pertanto, prima che la situazioni precipiti irrimediabilmente, “se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”!

Tradotto se Conte non sale al Colle a rassegnare le dimissioni, bè allora è il Quirinale che dovrebbe chiamare a rapporto un governo che non solo non ha i numeri per governare e per impegnare a vita gli italiani con un debito di oltre 230MILIARDI di Euro, ma che prima con la Lega, poi con la Sinistra divisa e adesso orfana di Italia Viva, ha fallito nella sua missione: dare stabilità al paese, riformarlo e ammodernarlo, ma soprattutto garantire salute, sicurezza e ristori agli italiani mai trovatisi in difficoltà coì gravi dal dopoguerra ad oggi.

 

 

 

 

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8 Responses

  1. il Tasso del miele ha detto:

    Mummiarella

  2. Parsifal-Napoli ha detto:

    Ringraziamo GRILLO che pilotato ha messo in piedi questo aborto.

  3. Parsifal-Napoli ha detto:

    Mattarella non farà nulla questa è la realtà solo se gandianamente diciamo basta cambia qualcosa

  4. Vale'88 ha detto:

    Mattarella se ci sei, batti un colpo! Mandaci a votare!

  5. Enzo ha detto:

    …….ma soprattutto garantire salute, sicurezza e ristori agli italiani mai trovatisi in difficoltà coì gravi dal dopoguerra ad oggi: Eh già.

    ieri mi sono preso il tempo per ascoltare bene, da Conte a Renzi, Ciriani, La Russa, Bernini, Salvini, nella mia ingenua speranza che proprio le parole che Redazione ha usato per chiudere l’articolo, facessero rinsavire tutti. Tradotto: sentire un’offerta forte da parte di un leader dell’opposizione di sotterrare l’ascia di guerra ed affrontare con spirito di nazione in grandissima difficolta, gli enormi problemi e le grandi opportunità che si presentano. Dopo aver sentito i discorsi alla Camera, presumevo che solo dall’opposizione potesse venire il segnale,

    Ingenuo forte alla mia età. Ho ricevuto la netta sensazione che si parlasse da un altro pianeta: non un Paese dentro fino al collo nel COVID dove comunque ti giri sbagli, con centinaia di morti al giorno e la Sanità costretta a rifiutare interventi e visite specialistiche perché non ce la fa più; Scuole semichiuse, attività che spesso non sanno come comportarsi perché si sa solo di settimana in settimana cosa è possibile fare.
    (Bernini, forse senza accorgersene, ha parlato di ristori all’estero senza nemmeno rendersi conto che i nostri, di ristori, si confrontano con fatturati che troppo spesso erano inficiati da evasione ed elusione fiscale),
    Davvero, nei discorsi dell’opposizione il COVID è stato rimosso, un dettaglio buono per qualche citazione.

    E non si può certo dire che il Governo si sia preparato nella prima fase ed agito di conseguenza nella seconda: dai discorsi di Renzi, Bellanova, Unterberger, De Petris, le difficoltà a portare avanti un’azione efficiente sono emerse tutte anche se non evidenti come il momento, secondo me, pretenderebbe. Sbagliare, in queste condizioni, è più facile che prenderci ed è questo che deve indurre tutti a collaborare e cooperare dalle posizioni raggiunte in precedenza.

    Non servono astio, rancori, ripicche, serve trovare unità e se l’elemento che la rende impossibile viene individuato in Conte, ok, si chieda al Presidente della Repubblica di indicare il nome al quale, preventivamente, si darà lealtà.
    Solo negli USA c’è uno scontro simile a quello italiano, cosa si pensa di fare con le elezioni? 51 a 49, 55 a 45? che caxxio cambia?

    Salvini parla di elezioni in Portogallo (lo cita anche Unterberger), ma caro Salvini Lei si rende conto di cosa fa l’opposizione in Portogallo?:

    ……..Anche sul fronte del dibattito pubblico, infiammato dall’avvento del coronavirus in molti paesi europei, il Portogallo ha mostrato segni di eccezionalità. L’intervento in parlamento in cui il leader di opposizione Rui Rio, del Partito socialdemocratico (PSD), augura al Primo Ministro Costa “coraggio, nervi d’acciaio e buona fortuna” è diventato virale sui social. “Perché la tua fortuna è la nostra fortuna” ha detto Rio, aggiungendo che il governo può contare sulla totale collaborazione del PSD. (Fonte ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)
    ( l’articolo completo lo trovate qui: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/coronavirus-leccezione-portoghese-25804 )

    Questo è il “patriottismo”, nei fatti …..

    Io ribadisco quanto avevo già affermato: se le questioni ed i problemi si stavano incancrenendo e non trovavano sbocco all’interno del Governo era giusto farle emergere anche in modo “violento”. Ci sono le voci critiche di tante personalità che in questo mondo fatto di clamore e banalità non riescono a emergere: ci ha pensato Renzi, l’uomo sbagliato e esagerato che probabilmente non ha nemmeno raggiunto lo scopo. Involontariamente ha offerto l’occasione per spalancare porte e finestre.

    Invece siamo nel bel mezzo del bla bla, che ci lascia esattamente allo stesso punto, tifosi che si accapigliano senza nemmeno che ci sia la partita.

    Peccato

    Un Saluto
    Es.

  6. Alex ha detto:

    Quello che è successo ieri al Senato sarebbe stato indegno in tempi normali: per intenderci, come quelli in cui i compagni tiravano le uova contro Palazzo Madama, furibondi per i Razzi e gli Scilipoti che adesso accolgono tra gli applausi. Figuriamoci di questi tempi.

    Non solo un governo fiacco, paralizzato dai ricatti e dai mercimoni, è inadatto a fronteggiare la crisi sanitaria e ad accompagnare l’Italia fuori dall’incubo. È persino offensivo che ci provi.

    È un oltraggio alla giustizia che calpesti la nostra libertà, con l’autorità (e l’autorevolezza) di un Riccardo Nencini e di un Bruno Tabacci, con una maggioranza raffazzonata da 156 teste, che ricalca specularmente la somma dei 140 no alla fiducia e dei 16 astenuti.

    Se vi viene in mente un punto più basso della storia della Repubblica, segnalatecelo.

    Per le prime 100 segnalazioni, in palio sottosegretariati e ministeri.

  7. A.R. ha detto:

    Ma non è che, fino a qualche settimana fa, Giuseppe Conte guidasse un governo solido, dignitoso, aperto al confronto parlamentare, rispettoso delle forme democratiche.

    Che il premier in pochette, da avvocato del popolo, si fosse trasformato in caudillo, lo scrivevamo da mesi.

    Adesso, però, la situazione è diventata grottesca.

    Una maggioranza già appiccicaticcia, inventata da un guizzo del fu Rottamatore oggi rottamando, si è trasformata in un’armata Brancaleone con dentro le caricature dei soldati di ventura: il club Mastella, Lello Ciampolillo (quello che voleva “debellare la xylella con le onde elettromagnetiche”), brandelli di Forza Italia e i senatori a vita – immancabili, quando si tratta di soccorrere la sinistra che annega.

    Quale legittimità politica ha, questo accrocco, per colorare le Regioni (e, ogni volta, sulla base di dati stantii)?
    Per condannare a morte ristoranti, alberghi, palestre, cinema, teatri?
    Per incolpare gli italiani di contagi e vittime, citando in Aula i calcoli strampalati dei virologi di regime?

  8. Ale R. ha detto:

    Il vero dato politico, restituito dall’orrido suk del Senato, è ben più inquietante dell’ennesimo spettacolo di figuranti della politica, incollati agli scranni col Vinavil.

    La giornata di ieri, con la “non sfiducia” strappata al fotofinish con 156 sì, sancisce infatti un’allarmante realtà: un governo senza la maggioranza assoluta e con una maggioranza relativa messa insieme con lo sputo, privo perciò di legittimazione politica, sarà anche il governo che ci tiene ai domiciliari.

    Che decide chi lavora e chi non lavora, chi apre e chi chiude, quanta gente può viaggiare su una macchina e quanta se ne può ricevere in casa. Lo scempio delle libertà costituzionali, insomma, continuerà a essere perpetrato da un esecutivo bollito, tenuto in vita con la respirazione artificiale grazie al mercato delle vacche e al patologico mutismo del Quirinale.

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