Crescono gli utili delle aziende, ma la ricchezza non è equamente redistribuita con i lavoratori!

Gli utili delle aziende italiane crescono. Un esempio su tutti: Poste Italiane, nel primo trimestre del 2023 +9,4% l’utile e ricavi a 3 miliardi; Intesa Sanpaolo batte le stime degli analisti e chiude il primo trimestre con un utile netto a circa 2 miliardi di euro, ecc, ecc.
Sempre nel primo trimestre del 2023 si stima che il prodotto interno lordo (Pil) sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dell’1,8% in termini tendenziali.
Crescono sia il comparto industriale, sia quello dei servizi: supermercati sempre strapieni e ristoranti al tutto esaurito!

Insomma, l’economia italiana cresce oltre le stime previste, gode di buona salute, e il governo Meloni, dopo la mancetta concessa alle buste paga con la riduzione del cuneo fiscale, sprona imprese e partite Iva a fare ancora di più con l’esecutivo che da parte sua s’impegna a “sostenere chi produce ricchezza nella nostra Nazione”, come ha dichiarato lo stesso Presidente del consiglio.

Ma se l’economia italiana è quella che sta maggiormente crescendo in tutta Europa, è altrettanto vero che un lavoratore italiano guadagna in media 15 mila euro in meno all’anno di un lavoratore tedesco, quasi 10 mila in meno di uno francese e quasi la metà di uno americano. E questo succede a parità di potere di acquisto, una tecnica statistica che consente di eliminare le differenze nel costo della vita.
Gli stipendi italiani sono gli stessi da decenni e il problema è ancora più pressante in questo momento di alta inflazione, ossia di aumenti generalizzati dei prezzi che impoveriscono chi ha uno stipendio fisso.
E il governo baipassando il rinnovo dei contratti – ha pensato di metterci su una pezza con il taglio del cuneo fiscale che partirà a luglio 2023 e si concluderà a dicembre 2023:.

  • per gli stipendi fino a 25mila euro il taglio al cuneo sale a 7 punti percentuali (con una ipotesi di aumento in busta di circa 70-80 euro);
  • per le retribuzioni da 25 a 35mila euro la riduzione sale a 6 punti percentuali (con un ipotesi di aumento in busta paga di circa 90-100 euro mensili).

Un provvedimento una tantum e non strutturale, in quanto finiti i 4miliardi per finanziarlo, il governo dovrebbe reperire altri soldi per rinnovarlo nel 2024 e negli anni successivi.

Ma nonostante il taglio del cuneo la situazione degli stipendi italiani resta ancora in netta sofferenza, con livelli di retribuzione non allineati all’aumento dei prezzi al consumo.

Il governo Meloni, oltre al taglio del cuneo fiscale, ha introdotto altre politiche volte a migliorare la situazione economica del paese e ad aumentare gli stipendi degli italiani, come la riforma del mercato del lavoro e l’investimento in istruzione e formazione professionale. Ma ci vuole tempo perché queste politiche producano risultati tangibili e ci sono ancora molte sfide economiche che l’Italia deve affrontare per migliorare la situazione salariale dei lavoratori.

La speranza è che il governo, che punta ad incentivare aziende, imprese e partite Iva, attui anche politiche solidali di redistribuzione della ricchezza che non lascino indietro nessuno!

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11 Responses

  1. Enzo ha detto:

    X Vale’66: hai ragione, ho toppato.
    Il ragionamento complessivo rimane che non sono d’accordo che lo Stato faccia provvedimenti che aumentano il Suo disagio quando invece a livello privato tutto sta andando bene, o sembra.

    Il Governo faccia da mediatore tra i sindacati della aziende e quelli dei lavoratori se proprio non riescono a mettersi d’accordo da soli, ……..

    Un Saluto
    Es.

  2. Vale'66 ha detto:

    X Enzo. Quando scrivi che “il taglio riduce i contributi = meno pensione” è una fake news perchè i soldi per l’Inps ce li mette lo Stato che nella fattispecie ha stanziato 4 miliardi di euro!!!

  3. Enzo ha detto:

    Ok, pochi, maledetti e subito anche per soli 6 mesi va bene. Poi succede:

    che il taglio riduce i contributi = meno pensione quando sarà,
    che il taglio aumenta il reddito imponibile = possibile dover pagare i conguagli IRPEF a dicembre,

    che non è un aumento di salario o stipendio,

    ma, chiedo:
    se le aziende stanno guadagnando bene e nonostante questo fanno aumentare l’inflazione, perché non si alzano salari e stipendi veramente?

    Rinnovi di contratto neanche a parlarne, si rischiano scioperi che adesso non servirebbero proprio,
    in televisione vedremo che operai, impiegati ecc. che i sinistri sono ideologici, che i sindacati boh, tutti brutti e cattivi, ma, come scrivete, questo è un bypass e, dico io, non farà per niente bene.

    ma tutta questa storia, lo Stato che taglia un po’ di tasse a scapito delle casse dello Stato stesse e le aziende che aumentano i loro profitti, non sta mica tanto in piedi.
    I contributi lavoratore vengono pagati dalle Aziende togliendoli al dipendente, per loro rimane sempre a costo zero: non conta nulla il sostegno alle Aziende

    Contabilmente dico.

    C’é altro e non sarà per niente simpatico, (intanto per welfare, sanità, scuola, sostegno alla povertà, non si trova mai un soldino e stanno regredendo non poco)

    Un Saluto
    Es.

  4. Salomon ha detto:

    In un intervento radiofonico a Rmc, infatti, il ministro Darmanin ha dichiarato che il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, “non è in grado di risolvere i problemi migratori” dell’Italia, un Paese che sta vivendo una “gravissima crisi”. Quindi, ha rincarato la dose: “Meloni, che guida un governo di estrema destra scelto dagli amici della signora Le Pen, non è in grado di risolvere le questioni migratorie per le quali è stata eletta”. COME DARGLI TORTO parlano gli sbarchi in crescita

  5. Danger999 ha detto:

    L’Italia spende fior di milioni per:
    ARMI UCRAINA
    Accoglienza a chiunque
    e milioni di Italiani arranacano in miseria: da una DESTRA mi aspettavo cose molto diverse

  6. Patriot ha detto:

    INTANTO, intanto, intanto: molte AZIENDE chiudono. Moltre molte, molte trasferiscono le sedi fiscali all’estero dove la tassazione è decisamente bassa.
    L’Italia ha bisogno di capitali per creare lavoro.
    La MELONI da quando c’è LEI sono quadrupolicati gli sbarchi, non ditemi che questo non è vero!!!!

  7. Bea'88 ha detto:

    Certo che i soldi del cuneo sono pochini, ma la sinistra ha fatto meglio? Anche Renzi non è andato oltre gli 80 euro! la verità è che in busta paga mancano MILLE EURO, ma per come hanno ridotto l’Italia in questo ventennio, è impossibile colmare l’ammanco

  8. E.S. ha detto:

    La Meloni sostiene le aziende e dà un aiutino alle buste paga, i miracoli non li fanno più nemmeno i Santi, come potrebbe farli Giorgia!?

  9. SPQR ha detto:

    Con i soldi che sono rimasti nelle casse dello Stato la Meloni sta facendo MIRACOLI

  10. Giulio Rm ha detto:

    mentre il governo mette in pratica il senso comune, l’ordinario delle cose da fare per toglierci il più possibile dagli impicci, magari con un’enfasi che può non piacere, l’opposizione non offre alternative di programma e idee sul futuro prossimo, non produce politica
    Insomma se il governo fa la sua parte, ci vorrebbe un’opposizione di alternativa capace di fare la sua, di parte.

  11. Vovere ha detto:

    art.46 costituzione: Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
    inattuato dal 1948, QUALCUNU HA PROTESTATO? noooooooooooooooo

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