Contestata in Francia la nuova proposta di legge sull’immigrazione.

di Attilio Runello. Dopo l’approvazione nel Regno Unito della legge che prevede il trasferimento in Ruanda di almeno parte dell’immigrazione illegale allo scopo di esaminare in un paese terzo la domanda di asilo anche in Francia il governo Macron propone una legge che prevede delle restrizioni al diritto di asilo.
Forse lo fa per conquistare parte dell’elettorato di destra. Oppure proseguendo una linea di blocco degli emigranti alla frontiera, anche se condannata dalla Corte europea.
La legge non è ancora stata approvata ma necessità della conferma della Corte Costituzionale francese. Contro l’approvazione di questa legge hanno sfilato in piazza centocinquantamila persone la scorsa domenica.
La legge snellisce la domanda di permesso di asilo di fronte a lavoratori qualificati richiesti dal mercato del lavoro. Dall’altra parte, pone varie misure restrittive: limita l’accesso ai sussidi per le persone migranti, crea delle quote di immigrazione annuali, reintroduce il reato di “soggiorno illegale”, rende più difficile per i figli nati in Francia da persone straniere diventare cittadini francesi e stabilisce che le persone con doppia cittadinanza condannate per gravi reati possano perdere quella francese.
Lo scorso dicembre i partiti di sinistra hanno presentato ricorso al Consiglio costituzione che ha un mese per esprimersi. Il Consiglio potrebbe anche bocciare alcuni degli articoli della legge. In tal caso ritornerebbe all’esame delle camere.
Con questo atto si può considerare concluso quel periodo in cui in Italia di fronte alle limitazioni all’emigrazione proposte dalla destra, ma anche da  una parte della sinistra, il mainstream diceva che bisognava guardare all’Europa.
Una Europa che in realtà senza dirlo i paletti all’immigrazione li poneva eccome. Ma senza dirlo e cercando di scaricare su Orban e i paesi di Visegrad un atteggiamento xenofobo.
In realtà se gli emigranti arrivano sulle nostre coste pagando gli scafisti è perché il visto per entrare in Europa non lo ricevono. E non lo ricevono perché le disposizioni Schengen prevedono che ai migranti economici il visto non lo si concede

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3 Responses

  1. Remo ha detto:

    Dopo il governo del Regno Unito, quello danese così anche la Francia si aggiunge ai paesi che danno una stretta sull’immigrazione.

  2. attilio ha detto:

    Gli immigrati che delinquono se hanno la doppia cittadinanza quella francese può essere revocata.

  3. Mirella ha detto:

    Vorrei fare alcune considerazioni su quanto accaduto allo Stadio di Udine nel corso dell’ultioma gara contro il MILA. I cori razzisti, deprecabili.., sono il risultato di una politica sull’Immigrazione ottusa ed incosciente. Quando la popolazione immigrata supera il 6% della popolazione indigena:SCOPPIA la Xenofobia. Bisogna metterlo, conto, come prevedo che presto in Italia il vuoto lasciato dall’estrema Destra, sarà rimepito. In politica i vuoti si riempiono sempre. In Italia ci sono TROPPI, TROPPI, TROPPI stranieri e questo per olto è insostenibile, compresa la scrivente.

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