Comodi, belli e molto sexy: i jeans compiono 140 anni.

Non conoscono il passare del tempo e l’evolversi delle mode, vanno bene per qualsiasi occasione e circostanza dalla più informale a quella più impegnativa, e proprio per questa loro comoda versatilità sono un capo d’abbigliamento ormai divenuto parte integrante della vita di tutti gli uomini e le donne del mondo: i blue jeans. Era il 1873 quando il commerciante tedesco emigrato negli Stati Uniti, Levi Strauss, e il sarto Jacob Davis, registrarono il brevetto di un paio di pantaloni da lavoro. I due avevano capito che produrre un cinque tasche con rivetti di rame a rinforzare i punti di maggior sforzo, poteva essere un business. Così fu, tanto che quei pantaloni divennero presto i mitici “Levi’s 501”. All’inizio erano di cotone marrone pesante, ma ben presto furono sostituiti dal “denim blu”, più adatto al lavoro. Dice la leggenda che sia stato inventato dai genovesi secoli prima. Ma il bello è arrivato dopo, quando nel 1890, cessata l’esclusività della licenza, i jeans potevano essere prodotti da chiunque e il loro successo aumenta a dismisura. Diventano un vero e proprio status symbol tanto da meritarsi il titolo di “capo di moda più importante del secolo”, al pari di un personaggio famoso. Ora questi pantaloni, strappati e scoloriti, hanno festeggiato i 140 anni e la loro marcia nel tempo non sembra arrestarsi. Il perché risiede nella ragione stessa della loro diffusione: semplici ed eleganti nello stesso tempo, costosi o economici, per ribelli o giovani bene, per star e persone comuni, tutti li indossano allo stesso modo. Da Jennifer Lopez alla ragazza della porta accanto, non fa differenza se non per qualche …dettaglio! Coprono i difetti, quando ci sono, se portati larghi ed esaltano “certe forme” quando sono indossati stretti e attillati. Insomma 140 anni portati decisamente bene!

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