Noi lavoratori, vogliamo un partito tutto nostro!

di Maria Pia Caporuscio. Siamo un paese vecchio! E’ questo che vogliono farci credere i governanti per scusarsi delle violenze che ci costringono a subire. Non è il nostro paese ad essere fermo e vecchio, purtroppo sono loro che ci hanno fatto ingranare la marcia indietro. Gli occhi li abbiamo dinanzi ma costoro pretendono che guardino dietro e noi poveri stracci, perché così ci siamo fatti ridurre, li assecondiamo ancora.
Ancora li votiamo, ancora ci scanniamo tra noi facendo a gara nel posizionare il fondo schiena di questi esseri sulle poltrone del Parlamento. Ancora non ci siamo resi conto di farli giocare a palla con le nostre vite. Ancora crediamo (mostrando per questo) la nostra deficienza, la nostra mancanza di logica e di coraggio, che dovrebbe indurci ad occuparlo noi il Parlamento. Però noi, pur appartenenti all’era di internet, che con un clic ci colleghiamo in tutto il pianeta, noi esperti, colti, assai ben preparati, ci facciamo trascinare nella miseria che ci costringerà prima o poi a vivere sotto i ponti. Ma lo vogliamo capire o no che non esiste il potere buono e meno buono, lo vogliamo capire che tutti i potenti non faranno mai gli interessi della popolazione ma solo e soltanto quello delle caste del potere? Lo vogliamo capire o no che necessita farci un partito nostro, perché quelli esistenti sono dipendenti delle caste? Necessita creare un partito dei lavoratori, composto da gente comune che si spacca la schiena tutto il giorno per un piatto di lenticchie, perché tanto viene pagata la classe lavoratrice. Lo vogliamo capire che finché daremo loro la facoltà di farci dividere in destra-sinistra-centro ci tengono sotto i piedi mentre loro brindano alla nostra idiozia? Lo vogliamo capire che è l’unione a fare la forza? Eppure i potenti ce lo mostrano continuamente, sbattendoci sotto gli occhi quanto siano tutti uniti appassionatamente contro noi. Perché nessuno si chiede come mai non si fanno la guerra tra loro? E’ semplice la risposta, perché sanno che i loro nemici siamo noi, ed è contro di noi che fanno una guerra eterna, senza armi certo ma con l’astuzia, ci regalano una grande quantità di partiti col solo scopo di dividerci. Perché non si riesce a capire che chiunque è costretto a vendere la propria forza lavoro per nutrirsi, è parte della stessa classe e non dovrebbe mai permettere di farsi dividere? Vecchio dunque non è il paese ma questo degenerato, immorale, criminale “sistema capitalistico” che costringe miliardi di persone a sprecare la propria vita sul lavoro, per produrre ricchezza che finisce esclusivamente nelle fauci di questi dannati mentre a loro restano le briciole che questi esseri si degnano da far cadere dalle loro tavole. Siamo uomini come loro Cristo! Vogliamo smetterla di considerarli superiori quando la loro superiorità consiste nel vivere come parassiti sulle nostre spalle?

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