Brexit, Trump, Renzi. Soffia il vento del No!

Populista è bello. Non è demagogico. non è denigratorio. Non è un’offesa. Tutt’altro. E’ un qualcosa di cui andare fieri ed orgogliosi! Perchè essere populista significa stare dalla parte giusta, dalla parte del popolo: “essere ancora vivo”! La gente è stufa di essere presa per i fondelli dal potere mediatico. Il popolo è stanco di essere preso per la gola dallo strozzinaggio della finanza globale e del pareggio di bilancio, o meglio dei loro bilanci. E questo popolo – impoverito e umiliato,
orfano del ceto medio, appiattito su livelli di povertà senza precedenti e immolato sull’altare sacrificale di una crisi senza fine e senza via d’uscita, nel nome della quale è costretto a chinare il capo a qualsiasi provvedimento normativo che ne limita la libertà, la democrazia, il benessere e quindi la qualità e il tenore di vita – ebbene questo popolo quando va a votare lo fa per chi si schiera dalla sua parte, per chi sa riaccendere nei cittadini la speranza di un futuro migliore, nel nome di valori inalienabili quali giustizia, equità, onestà, dignità e identità nazionale. 

Chiamatelo, pure, populismo. Chiamateci, pure, populisti. Per noi, cittadini di un popolo che qualcuno vorrebbe asservire alle multinazionali, essere populisti non è un’offesa, ma un onore. Un diritto sacrosanto che ci proponiamo di esercitare il 4 dicembre nel segreto dell’urna per dire NO a chi è contro il popolo sovrano e taccia di populismo la gente perbene e coloro che tentano di rappresentarla nelle istituzioni solo perché non piegano la testa agli interessi della casta.

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