Addio agli spiccioli da 1 e 2 cent. Valanga di rincari in arrivo?

Già oggi al supermercato se ti devono dare uno o due centesimi di resto arrotondano per difetto e se li trattengono in cassa! Ma da domani, quando toglieranno dalla circolazione gli spiccioli da 1 e 2 centesimi, un litro di latte che prima pagavi 1,68 potrebbero fartelo pagare 1euro e 70 centesimi tondi, tondi! Quando ci fu lo scellerato passaggio dalla vecchia Lira all’Euro – grazie al quale
fummo costretti a scambiare all’incirca due mila lire con un euro, vedendoci dimezzati in un colpo solo i risparmi di una vita e anche gli stipendi e le pensioni, ma non certo i prezzi dei beni di consumo e delle varie prestazioni professionali – il governo di allora non si curò minimamente di controllare gli effetti che quel passaggio avrebbe comportato nelle tasche degli italiani che campano di stipendio da lavoro dipendente o di pensione. Oggi, grazie ad un emendamento del Pd alla manovra-bis che prevede l’addio, a partire dal primo gennaio 2018, alle monetine da 1 e 2 centesimi, rischiamo di nuovo, anche se in misura ridotta rispetto ad allora, che in Italia il provvedimento sarà tradotto nel senso più sfavorevole ai consumatori e darà vita ad una raffica di rincari dei prezzi arrotondati in eccesso! Come detto, già all’epoca del passaggio dalla lira all’euro abbiamo avuto prova di come esercenti, commercianti e professionisti, hanno modificato tutti i prezzi al dettaglio verso l’alto, determinando una stangata media da ‘changeover’ pari a 1.505 euro a famiglia solo nel 2002, anno dell’introduzione della nuova valuta. Per questo, nutriamo delle serie preoccupazioni sul fatto che l’eliminazione degli ‘spiccioli’, pur in presenza di regole per l’arrotondamento, darà sfogo ad aggiustamenti dei listini al rialzo e a rincari selvaggi a danno dei consumatori, perché il Governo, oggi come allora, non può o non vuole controllare i prezzi né sanzionare gli speculatori. Così a pagare saranno sempre i ‘soliti fessi’! 

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