Accordo Israele-Hamas su tregua e ostaggi. Netanyahu: “La guerra non si fermerà con la tregua”.

E’ stato finalmente raggiunto l’accordo tra Israele e Hamas per la pausa umanitaria di quattro giorni dei combattimenti a Gaza e per il rilascio di ostaggi e prigionieri: 4 giorni di tregua e 50 ostaggi liberi. Saranno rilasciati 30 minori e 20 donne israeliani in cambio di 150 detenuti palestinesi.

L’accordo, mediato dal Qatar e dall’Egitto, prevede inoltre l’ingresso di centinaia di camion che trasportano aiuti umanitari, medicinali forniture e carburante a tutte le parti di Gaza.

Il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato l’elenco dei 300 prigionieri palestinesi candidati al rilascio nell’ambito dell’accordo sugli ostaggi approvato dal governo di Tel Aviv. Partono da questo momento le 24 ore in cui sarà possibile presentare ricorso presso l’Alta Corte.

In questa fase, Israele si è impegnata a rilasciare circa 150 prigionieri in cambio del rilascio di cinquanta ostaggi israeliani ma secondo l’accordo con Hamas l’organizzazione cercherà di individuare e rilasciare fino a cinquanta ostaggi aggiuntivi durante i giorni del cessate il fuoco. In tal caso, Israele rilascerà in cambio altrettanti prigionieri.

Israele-Hamas, c'è l'accordo: 50 ostaggi liberati e tregua rinnovabile.  Biden: "Soddisfatto" - ilGiornale.itIl primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il membro del gabinetto di sicurezza Benny Gantz sono stati autorizzati a decidere ogni volta sull’identità dei prigionieri da rilasciare. Sono stati inoltre autorizzati a determinare la data finale del cessate il fuoco – in vista della possibilità che Hamas rilasci altri ostaggi – a condizione che la durata totale non superi i dieci giorni.

La pausa nei combattimenti durerà quattro giorni, con la possibilità di essere prolungata più a lungo. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri del Qatar, che ha svolto un ruolo chiave di mediazione nei negoziati tra Israele e Hamas, in quello che ha definito “un accordo per una pausa umanitaria”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha riferito che l’accordo negoziato con Hamas sugli ostaggi detenuti a Gaza è “la decisione giusta” da prendere.  Il premier ha poi ribadito che “Israele è in guerra e continueremo finché otterremo la distruzione di Hamas”.

Netanyahu ha promesso di continuare la guerra contro Hamas, affermando che qualsiasi cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi non significherà la fine dei combattimenti. “All’esterno si parla insensatamente del fatto che dopo aver restituito i nostri rapiti fermeremo la guerra”, ha detto Netanyahu prima dell’atteso voto del governo sull’accordo di tregua in vista. “Ma voglio chiarire che siamo in guerra, continueremo a essere in guerra, continueremo a essere in guerra finché non raggiungeremo tutti i nostri obiettivi. Distruggeremo Hamas, restituiremo tutti i nostri rapiti e i dispersi e garantiremo che a Gaza non ci sia nessun partito che rappresenti una minaccia per Israele”.

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