di Metello Aquila. Nel mondo si calcola vi siano attualmente 710 miliardi di dollari in derivati. Un gigantesco ordigno pronto ad esplodere. Lo Stato italiano e molti Enti locali hanno in pancia questi strumenti finanziari. In Italia diversi Comuni li avevano sottoscritti. Ricordo il caso di Acqui Terme (Piemonte). Lì un gruppo di cittadini ha formato un Comitato, presentato un esposto che non è stato archiviato (grazie all’attenzione del P.M.). Risultato Acqui è uscita dai derivati. Cattolica, Rimini, Recanati… sono usciti dai derivati.
Sono andati via o andando in Tribunale o con accordi fuori Tribunale! Ora è notorio che il Comune di Torino ha un notevole indebitamento, però ha anche vivi un certo numero di contratti derivati. Non comprendo perché l’attuale Amministrazione comunale, non valuti di andare via e di corsa da questi derivati. Sono certo che l’attuale Sindaco, una donna intelligente dovrebbe valutare quest’ipotesi. Ipotesi che è del tutto praticabile. I derivati l’ha scritto Warren Buffet sono “armi di distruzioni di massa dal punto di vista finanziario”. Perdite all’infinito! Di persone e ditte massacrate dai derivati, ve n’è una infinità. Finalmente c’è una legge che vieta agli Enti locali di acquistare derivati. Era ora! Mi auguro che tutti quei Comuni che hanno ancora questa ‘roulette russa’ in azione, i derivati sono delle vere roulette, ne escano. Soprattutto perché mi chiedo: in caso di perdite di soldi dei cittadini chi pagherà, sempre i cittadini?
Cosa sono stati i fascisti? La risposta è semplice: i fascisti sono stati violenti spacciatori dell'illusione di fare dell'Italia una…
Grazie anche alla nostra Magistratura che NON FUNZIONA
Purtroppo in ITALIA chiunque sbarchi, senza aver versato un solo EURO: ha diritto all'Assistenza,... e questi servizi costano. Di gratis…
Il Sig.GRILLO ha creato il M5S e lui stesso lo ha distrutto con le sue mani. Dovrebbe imparare da statisti…
...guarda caso nessuno è stato antifascista per tanti anni, lo sono diventati tutti all'indomani della caduta di Benito Mussolini: a…