Troppa indifferenza verso i problemi dei pescatori italiani.
Il 74% del prodotto ittico consumato nel nostro paese è importato, anche da paesi del Sud Est Asiatico e dell’America latina.
La troppa burocrazia è vista come la ghigliottina della pesca: le regole europee e quelle nazionali hanno portato problemi ai pescatori italiani con: multe, perdite di lavoro e abbandono dell’attività. Si parla anche di pene pecuniarie che hanno superato addirittura i 100 mila euro. Ultimamente si è letto: piccola pesca “trasformata” in pesca industriale: dall’ INPS arrivano stangate da migliaia di euro.
Infine i media nostrani riportano che la cultura del mare pulito passa anche attraverso la pesca: è di questi giorni la notizia che è nato il progetto “REMARE”, finanziato dalla Regione Campania con fondi europei e a cui partecipano, per ora, 5 associazioni di pescatori e che vede in campo le quattro aree marine protette della Regione, per ripulire le acque dai rifiuti e sensibilizzare l’opinione pubblica.
A questo punto essere indifferenti verso i problemi dei pescatori significherà esserlo anche verso la natura: chi ripulirà queste acque?
Infine c’è da dire che stiamo parlando di un lavoro altamente usurante e come tale andrebbe riconosciuto. I governi che si sono succeduti finora non lo hanno fatto. E inoltre, per quanto riguarda il diritto al voto, i pescatori, lo hanno solo se durante le votazioni sono in porti nazionali e con tutta la prassi burocratica, ovviamente, da seguire.
Gli italiani attendono i sindacati al varco: i futuri rinnovi contrattuali, la riforma delle pensioni. Non sapevo che queste cose…
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…