L’ennesima crisi di governo. Siamo fatti così, siamo italiani!
di Redazione. L’altro ieri sotto al balcone di Palazzo Venezia ad inneggiare il duce, ieri con Andreotti e Fanfani, poi con Craxi, poi ancora con Berlusconi e Renzi e oggi con Matteo Salvini. Gli italiani sono fatti così. Sono divisi su tutto e sempre alla ricerca dell’uomo forte, dell’uomo solo al comando che sappia tirare fuori la patata bollente, senza scottarsi neppure un dito: prima lo portano sull’altare e subito dopo lo scaricano nella polvere!
Il cambiamento non lo attuano i partiti, da soli. La rivoluzione non la fa un leader, da solo. Se non cambiano prima gli italiani, nessun governo avrà mai la forza nè la volontà di mettere la barra a dritta. Insomma, per dirla alla D’Azzeglio, l’Italia è fatta, ma c’è ancora da fare gli italiani!
Comunque adesso impazza il toto-governo. I soloni, i tromboni e i giornaloni si dilettano nei salotti cosiddetti ‘buoni’ a filosofeggiare – o meglio a ‘cazzeggiare’ – di elezioni anticipate e di governi del Presidente. Nessuno dice però che gli italiani per loro natura hanno nel Dna il gene del dissenso e della divisione. La prova di siffatto Dna la si può reperire dalla semplice riunione di condominio al consiglio comunale, per finire in alto con l’assemblea parlamentare e il consiglio dei ministri!
Per cui la storia – magistra vitae – docet: insieme fino ad un certo punto, ma mai fino in fondo, ovvero fino al compimento dei cinque anni di legislatura. Puoi fare l’alleanza col Pd, con la Lega, con FI, con M5s e persino col diavolo, ma poi il governo con una media di durata che non va oltre l’anno e mezzo, cade inesorabilmente.
E statene pur certi che anche se un solo partito riuscisse ad andare da solo al governo del paese, uscendo dalle urne con la maggioranza assoluta del consenso popolare, non avrebbe vita lunga: al suo interno una delle correnti, prima o poi, lo farebbe cadere!
Siamo fatti così, siamo italiani!
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