Anche se le vocazioni calano, i sacerdoti sono i primi in classifica sia per la felicità in genere del loro ‘mestiere’ sia per la soddisfazione nello specifico del ‘lavoro’ che fanno… ma forse sarà così perché in America i sacerdoti si sposano? La singolare classifica, infatti, sarebbe stata stilata negli States! Fatto sta che il più felice di tutti nel lavoro è proprio lui, il sacerdote! Il più triste, invece, è il marketing manager. Lo svela per l’appunto, uno studio del Centro Nazionale di Ricerca delle Opinioni dell’Università di Chicago, secondo quanto riporta la rivista Forbes, che raccoglie la top ten dei lavori che rendono più felici e di quelli più odiati. Al secondo posto tra i lavoratori più contenti ci sono i pompieri, seguiti dai fisioterapisti, mentre, a sopresa al quarto posto compaiono gli autori, più felici degli insegnanti specializzati. Al quinto posto, invece, sono felici anche gli insegnanti non specializzati, seguiti al settimo dagli artisti, all’ottavo ci sono gli psicologi, al nono gli agenti finanziari e al decimo gli operai di macchinari pesanti. Nella top dei lavori più odiati, invece, troviamo tutte professioni che riguardano la tecnologia, il marketing e il diritto. Al primo posto, infatti tra i più tristi c’è il direttore di information technology, seguito dal direttore vendite e marketing, il produttore si piazza al terzo posto, seguito dal programmatore web senior, e al quinto il technical specialist. Al sesto posto l’elettricista sembra non essere molto felice, sicuramente lo è di più del segretario giuridico, che a sua volta è più triste del macchinista o del direttore marketing. Ma certamente il più triste di tutti è fuori quota: il disoccupato!
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Il sindacato è colpevole dell'abolizione dell'art. 18 e adesso raccogli le firme per abrogare il jobs act!? Stanno in confusione…
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