Renzi tenta Calenda: “Uniti facciamo il botto”.

Dopo la figuraccia del Patto Calenda-Letta Fatto e Disfatto nel giro di 24h, riprende vita un altro Patto, quello del “Terzo Polo” i cui soci fondatori dovrebbero esere Matteo Renzi e lo stesso Carlo Calenda. Per il leader di Azione questo secondo Patto ha tutto il sapore del “Ritenta, sarai più fortunato”!

L’ex premier di Italia Viva, quello di “Letta stai sereno” tanto per intenderci, e l’ex ministro del suo governo, quel Calenda che se prima del Patto col PD poteva risultare solo “antipatico”, dopo è diventato addirittura “indigesto”, dovrebbero essere la terza scelta degli italiani: il Terzo Polo in grado spezzare il bipolarismo e fare da ago della bilancia tra centrodestra e centrosinistra!

Renzi – dopo che Calenda si è liberato di Letta, servendogli un altro “Enrico stai sereno” – torna a parlare dell’alleanza con Azione, in maniera trionfalistica: “Io e Carlo insieme possiamo fare il botto”!

Tradotto in termini elettorali il tandem “Azione-ItaliaViva”, ma sempre secondo Renzi, sarebbe nelle condizioni di prendere più del 10% dei voti!

A parte la difficile convivenza di due galli nello stesso pollaio, un altro fatto è certo: se i due decideranno di correre insieme per le politiche di settembre, il “botto” rischiano di farlo davvero, ma andandosi a schiantare contro il muro di un elettorato che per il 50 per cento preferisce l’astensionimo e che per il restante 50 per cento vota il centro destra e il centrsinstra.

A Renzi e Calenda rimarrebbero solo le briciole di quell’elettorato che per votarli o ha la meoria corta o si lascia infinocchiare dall’oratoria dei due ‘amici’ che si metterebbero insieme per fare cassa, non certo per il bene e l’interesse degli italiani, come del resto fa la stragrande maggioranza dei nostri cari politici!

Insomma, quello tra Calenda e Renzi è un matrimonio d’interesse, perché Calenda non ha le firme che servono per presentare le liste, Renzi invece deve accendere un cero a Sant’antonio perché questa è l’ultima possibilità che ha per restare in Parlamento, visto che i sondaggi danno IV appena al 2%.

Una percentuale non distante da quella di Azione, ma che sommate dovrebbero superare la fatidica asticella del 3% sotto la quale si resta a casa.

Quindi restiamo con le orecchie dritte per sentire il botto che farà l’alleanza tra Calenda e Renzi, due dall’ego smisurato, uno che si sente più furbo e intelligente dell’altro, uno pronto a fregare l’altro.

Concludendo: l’unione di due debolezze (Azione + IV) non fa una forza, bensì una debolezza più grande!

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3 Responses

  1. Taunus ha detto:

    Segnatevi queste due date in rosso sul calendario. 13 e 14 agosto. Sono i giorni nei quali il PD dovrà compilare le liste dei candidati e il suo fantomatico programma. Si preannuncia un caos e una guerra di veti incrociati sui nomi da candidare. A Ferragosto va in scena la strage del PD.

  2. Olido ha detto:

    Per commentare Berlusconi invece dobbiamo prendere in prestito dal genere della fantascienza cinematografica. Silvio Berlusconi è come Marty McFly in “Ritorno al futuro”. Marty aveva il problema di uscire dal 1955 mentre Berlusconi ha il problema di uscire dal 1994. Non c’è nulla che porti l’uomo di Arcore fuori da quella dimensione temporale.

  3. Faria ha detto:

    La naturale vocazione della sinistra progressista di distruggersi da sè si manifesta ancora una volta pienamente attraverso la decisione di candidare Cottarelli, già sicario del FMI, e profeta del falso verso neoliberale. Questa decisione di candidare una delle peggiori espressioni delle tecnocrazie transnazionali farà infuriare ancora di più i dirigenti locali, si vedano i vari Bonaccini, che avevano espressamente intimato a non catapultare esterni sul territorio. Senza contare una buona porzione di quei militanti stufi della completa sottomissione del partito alla finanza internazionale. Mettiamoci comodi e godiamoci l’implosione dei democratici. A proposito, qualcuno avvisi il clan dei votisti. Lo spauracchio del PD che “sale al potere se non voti” ci sta lasciando le penne strada facendo, e deve ancora arrivare la resa dei conti del congresso fiume previsto per il fine-settimana.
    https://www.ilpost.it/2022/08/10/cottarelli-candidato/
    Il Post

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