Nel mondo aumenta il numero di aborti.

Aumentano nel mondo il numero degli aborti condotti in condizioni rischiose, talvolta letali, per le donne. Il dato preoccupante è che si sta abbassando la guardia nei confronti della lotta all’aborto, e un po’ come sta succedendo per l’Aids i numeri di questa pratica in generale non diminuiscono più, e anzi nel caso delle interruzioni di gravidanza clandestine aumentano a ritmi preoccupanti. A rilevarlo in maniera drammatica sono gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una gravidanza su cinque nel mondo finisce con l’aborto, e nel 2008 ci sono state 43,8 milioni di interruzioni di gravidanza, il 49% delle quali clandestine e non sicure per le mamme. Sono questi i numeri principali raccolti dall’Oms e dal Guttmacher Institute e pubblicati sulla rivista Lancet. Per quanto riguarda l’Italia, invece, le cifre dell’ultimo rapporto del ministero della Salute sulla legge 194 sono inferiori alla media mondiale, con 7,2 aborti ogni mille donne nel 2008: “Un dato che colpisce riguardo al vostro paese – spiega Sedgh all’Ansa – è che anche se solo il 6% della popolazione è straniera, più del 30% delle interruzioni è stata chiesta da immigrate”. D’accordo con la considerazione anche Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo): “La nostra legge è ampiamente riconosciuta come una delle migliori al mondo – conferma Vittori – i settori dove si dovrebbe ancora intervenire sono le adolescenti, i cui aborti sono invece costanti, e proprio le immigrate recenti. Sarebbe necessario potenziare i servizi di assistenza dati dai consultori, soprattutto nei confronti delle giovani, che possono trasmettere le informazioni al resto della famiglia che magari è meno integrata“. Dai numeri elaborati dai ricercatori dell’Oms e del Guttmacher Institute emerge che nel mondo il tasso di aborti ogni mille donne tra i 15 e i 44 anni è stato di 29 nel 2003 e 28 nel 2008, mentre nel 1995 era di 35. Questo ‘plateau’ non riguarda però le interruzioni ‘unsafe’, cioè illegali o pericolose per la salute, che sono ormai metà del totale mentre sedici anni fa erano il 44%: “Lo stop nel calo del tasso di aborti coincide con la scoperta da parte dell’Onu di un analogo plateau nell’uso di contraccettivi nel mondo – spiegano gli esperti – abbiamo anche trovato che i tassi di aborto sono piu’ bassi nelle regioni caratterizzate da una legislazione più liberale. Le morti e le disabilità che risultano dagli aborti clandestini sono interamente prevenibili, ma nonostante ciò il 13% di tutte le morti delle mamme continua ad essere il risultato di aborti non sicuri“. Nell’ultimo anno considerato si sono avuti 43,8 milioni di aborti. A livello regionale il numero di interruzioni diminuisce lievemente in Europa e Nord America, è stabile in Oceania mentre aumenta moderatamente in Africa, Asia e America del Sud. In Africa, sottolinea il rapporto, il 97% degli aborti non è sicuro per le mamme: “Le gravidanze indesiderate avvengono ovunque – scrivono Gilda Sedgh e Iqbal Shah, i principali autori dello studio – Se si vogliono raggiungere gli obiettivi dell’Onu sul benessere delle donne è necessario introdurre misure per migliorare i servizi di pianificazione familiare e l’efficacia dell’uso dei contraccettivi, oltre ad assicurare l’accesso a un’interruzione di gravidanza sicura per la salute!“.

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