Le opere pubbliche generano lavoro e ricchezza. di Wilma Bolognin

di Wilma Bolognin. Il consenso verso il M5S non è poi così esteso e diffuso come qualcuno vorrebbe farci credere.
Una parte del mondo del lavoro, non è in linea con i programmi dei 5stelle in tema di grandi opere, ovvero di lavoro. Perché le opere pubbliche generano lavoro, generano ricchezza. Il 23 ottobre 2018, c’è stata una protesta dei lavoratori al Consiglio regionale della Liguria.
Gli edili del terzo valico in Consiglio regionale: fischi e urla contro il M5S che si astiene sull’odg a sostegno dell’opera. Applausi per Toti e per tutte le altre forze politiche: “Non vogliamo il reddito di cittadinanza, vogliamo il lavoro”.
Dopo il corteo da piazza De Ferrari, i lavoratori sono entrati in aula attendendo pazientemente l’inizio dei lavori. Una protesta ‘istituzionale’ in tutti i sensi, con un unico obiettivo: il M5S, l’unico contrario al terzo valico e quindi, dal punto di vista degli edili, “al lavoro”.
E’ un mondo rovesciato, quello che va in scena in Consiglio regionale dove vengono auditi i lavoratori del terzo valico ferroviario, e viene con l’astensione timida del M5S approvato l’ordine del giorno a sostegno del terzo valico e per lo sblocco dei finanziamenti.
Il M5S ha portato in aula un suo odg contro i licenziamenti spiegando che secondo le informazioni in loro possesso i licenziamenti non hanno a che fare con la commissione che sta studiando costi e benefici dell’opera “perché il quinto lotto è già finanziato”, ma tutti gli altri consiglieri annunciano il contrario.
Fischi e urla anche contro i consiglieri m5s con i lavoratori che hanno deciso di girarsi di spalle durante i loro interventi.

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