La Supercoppa della noia la vince la Juve.

di Redazione. Una Juve svogliata, forse perché sa di essere la più forte, forse perché sapeva di avere già vinto la partita, come poi è stato, ha fatto di questa finale di Supercoppa in Arabia Saudita un allenamento poco entusiasmante… un pò come fa tutte le mattine, un qualsiasi impiegato che timbra il cartellino: zero emozioni!

Troppo forte questa Juve per impegnarsi fino in fondo. Troppo potente per premere sull’acceleratore. I bianconeri trotterellano in campo con qualche inevitabile fiammata dei suoi fuoriclasse, tanto per restare svegli noi, telespettatori, e loro, giocatori.
Una Juve che ottiene il massimo risultato, la Supercoppa, con il minimo sforzo, un gol di CR7!
Il Milan, da parte sua, che cosa poteva fare contro la Super-potenza bianconera? Niente. E niente hanno fatto!
I telecronisti – presi dalla sindrome di parteggiare per il più debole – hanno tifato Milan a scena aperta e hanno avuto parole da premio Nobel, pardon da Pallone d’oro, per il modesto, anzi modestissimo, Crutone che poverino non è andato oltre un legno preso in pieno.
Ma era già tutto scritto e Ronaldo, come da copione, lo ha confermato schiacciando di testa in rete una palla che passava scivolosa tra le braccia di Donnarumma.
Ecco ‘le donne allo stadio’ sono state l’unica nota degna di…. ‘nota’, di questa noiosissima ‘finale’: sono potute ‘finalmente’ entrare allo stadio fra i 60mila spettatori maschi, naturalmente sotto la stretta sorveglianza di tutori e mariti e rigorosamente col velo. Alcune di loro sono arrivate allo stadio addirittura mettendosi alla guida dell’auto! Per loro una conquista che vale più di una Supercoppa, e se a loro va bene così…

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