La politica come condizionamento dell’economia o viceversa? di Giorgio Dolcinni

di Giorgio Dolcinni. La più grande sfida per un sistema monetario, consiste nell’isolarsi il più possibile dalle dannose ingerenze della politica.

La miglior economia lavora per il lungo termine, la politica per il mandato e la riconferma nello stesso. La miglior economia persegue finalità senza degli interessi politici. Purtroppo bisogna convincersi che la politica è sempre condizionata dalla spasmodica ricerca del consenso, consenso che viene a volte ricercato nelle potenti lobbie, in grado di assicurare una imponente campagna elettorale grazie alla quale vincere le elezioni. Altra cosa da tener presente: i banchieri centrali sono politici a tutti gli effetti. Il moderno concetto di banca centrale, lascia adito a molti dubbi in merito alle negative ricadute sul sociale. Concentrare il potere in un’unica banca centrale non migliora la situazione. I banchieri centrali ed i funzionari delle stesse, non vengono eletti ma nonostante questo hanno un potere pari se non superiore a coloro che vengono eletti. Ci sarebbe un rischio di inflazione mondiale, ipotesi che spero non si concretizzi mai.

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